(ASI) Roma – “Le parole della Corte dei Conti in merito al sistema di concessioni per la gestione delle autostrade italiane non lasciano molti dubbi. Il meccanismo è fallato: tanto da un punto di vista meramente normativo, quanto da quello economico e gestionale. Il rapporto tra concedente e concessionario, secondo i rilievi della Corte, è tutto sbilanciato a favore del secondo. Soprattutto, quando di fronte a inadempienze palesi lo Stato arriva a invocare il diritto di recedere dal contratto, si assiste a un tortuoso e dispendioso percorso a ostacoli.
Messo scelleratamente a norma. La spia “rossa” di questa distorsione sono i 400 e più contenziosi aperti negli ultimi sette anni tra Stato e società che hanno in concessioni tratti della rete autostradale. Ora ci si chiede: a chi giova mantenere lo status quo? Alle casse di qualche holding forse, ma di certo non ai cittadini. Dal giorno seguente al crollo del Morandi, come M5s siamo voluti andare a fondo su un sistema di gestione che fa acqua da tutte le parti, con privati attenti solo a contare la moneta sonante, e poco alla sicurezza dei milioni di italiani che contribuiscono ai loro dorati utili. Soltanto con Autostrade per l’Italia abbiamo toccato con mano un quadro raccapricciante. Il sistema va riscritto da cima a piedi: queste infrastrutture sono patrimonio di tutti. Continuare con questo andazzo empio significa solo mantenere intatto un quadro che crea danni al paese”.
Così in una nota Mauro Coltorti (M5s), presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato.