(ASI) Roma - "Succede in Sicilia dove la Regione usa i proventi delle vendite delle case popolari per sanare i deficit degli IACP, ma questo è  illegale. Unione Inquilini approva la scelta del Governo di impugnare la legge".

Così in una nota  dichiara Massimo Pasquini Segretario Nazionale Unione Inquilini:  "In Regione approvano una legge con la quale si consente agli Iacp anche nel 2019 di usare l'80% dei  proventi delle vendite di case popolari per ripianare i deficit degli Iacp. Purtroppo era già successo nel 2018. Il governo lo scorso 12 dicembre 2019 ha impugnato questa ed altre norme di quella legge perché  prevaricano dalle competenze regionali.

Infatti la legge nazionale 560, che definisce le modalità  di vendita delle case popolari in Italia, prevede che al contrario di quanto deciso dalla Regione Sicilia l'80% dei proventi dalle vendite di case popolari siano utilizzati, udite udite, per realizzare o recuperare altre case popolari!"

Pasquini auspica:  "La scelta del Consiglio dei Ministri dello scorso 12 dicembre è  stata ineccepibile. Ora ci auguriamo che la Corte Costituzionale intervenga in tempi rapidi e bocci la norma approvata in Regione Sicilia dalla giunta e dal consiglio di destra.

Chiediamo nel frattempo alla Regione Sicilia di emanare una direttiva a tutti gli Iacp siciliani affinché  non utilizzino le somme ricavate dalle vendite per sanare deficit. 

Meglio ancora se la norma fosse abrogata prima dell'intervento della Corte Costituzionale."

E conclude: "La Segreteria Nazionale dell'Unione Inquilini e le sedi Unione Inquilini della Sicilia seguiranno la vicenda con molta attenzione e determinazione.

I proventi delle vendite non devono essere usati per sanare deficit, ma per realizzare case popolari delle quali c'è  grande bisogno in Sicilia come in tutta Italia."

Conclude la nota Massimo Pasquini, Segretario Nazionale,Unione Inquilini.

 

 

 

 

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