(ASI) Roma – “Finalmente abbiamo chiuso la Legge di Bilancio: la strada è stata tutta in salita, dato che partivamo da un macigno di 23 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA, ma ciononostante sono soddisfatto del risultato ottenuto poiché ci consente di inserire alcune importanti disposizioni per il comparto agricolo e della pesca”.
È quanto afferma il presidente Comagri, Filippo Gallinella, che spiega le novità contenute nella Manovra 2020. “Siamo partiti da alcune disposizioni già presenti nel disegno di Legge di Bilancio inizialmente presentato al Senato, come l’estensione al 2020 dell'esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali e aiuti alle imprese danneggiate dagli attacchi della cimice asiatica con un incremento di 40 milioni di euro per il 2020 e di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 del Fondo di solidarietà nazionale-interventi indennizzatori: risorse che sappiamo non essere sufficienti al momento e per questo in futuro dovremmo pensare a un ulteriore intervento ad hoc. Previsto anche l'esonero dal versamento totale dell'accredito contributivo presso l'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali e la concessione di mutui a tasso zero in favore di iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole al femminile. È stata inoltre introdotta l'istituzione del Fondo per la competitività delle filiere agricole, finalizzato a sostenerne lo sviluppo e gli investimenti, con una dotazione finanziaria iniziale di 15 milioni di euro per il 2020 e 14,5 milioni di euro per il 2021, oltre che una riduzione dello sgravio contributivo per le imprese armatrici della pesca con riferimento al personale componente gli equipaggi. Durante i lavori – prosegue Gallinella – siamo riusciti ad inserire altre importanti misure, come il rifinanziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane e il contrasto all’italian sounding, oltre a misure per l'attrazione degli investimenti esteri. Viene inoltre garantito un sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, nel periodo di sospensione dell’attività lavorativa con un’indennità giornaliera onnicomprensiva pari a 30 euro, nel limite di spesa di 11 milioni di euro per il 2021. Oltre ciò, favoriamo l’innovazione tecnologica in agricoltura per cui si prevede la concessione alle imprese agricole di un contributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa ammissibile e mutui agevolati di importo non superiore al 60 per cento della spesa ammissibile per il finanziamento di iniziative finalizzate allo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell'agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. Previsto anche un fondo Inail per il cambio dei mezzi agricoli e un fondo per l'agricoltura biologica, con una dotazione pari a 4 milioni di euro per il 2020 e a 5 milioni di euro a decorrere dal 2021, al fine di dare attuazione a interventi a favore delle forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica. Stanziamo anche 200mila euro per il funzionamento delle CUN, le Commissioni Uniche Nazionali, che hanno il compito di vigilare e regolamentare il mercato dei prodotti agricoli, agroalimentari e ittici. Importanti novità in arrivo per ciò che concerne la canapa: grazie a un subemendamento a nostra firma, è previsto un piccolo prelievo sulla biomassa di canapa (per cui si attenderà decreto attuativo) contenente CBD con esclusione dei semi e fibra, e viene modificato anche il T.U. degli stupefacenti per quella biomassa contenente THC sotto lo 0,5 risolvendo così, una volta pubblicato l'articolo in G.U., i dubbi interpretativi evidenziati dalla Corte di Cassazione. Sempre con esclusione di quanto derivato dal seme (farina e olio), la biomassa rimane comunque un ‘prodotto tecnico’. Sicuramente – conclude Gallinella – trovare la quadra con quattro forze politiche non è stato semplice, ma con la volontà e l’impegno di tutti siamo riusciti a compiere un ottimo lavoro: auspico quindi che si riesca a continuare nella direzione di un confronto costruttivo e fattivo”.