(ASI) Chi ha pensato ad un divorzio pacifico o una separazione consensuale tra Renzi e Zingaretti si deve sempre più ricredere. Dopo l'uscita di Renzi e dei suoi parlamentari dal Partito Democratico, è in atto una 'resa dei conti' politica all'interno della Sinistra, che generalmente si tende a ignorare o a minimizzare.
Il precedente che più vi si assomiglia è la contesa per la supremazia in campo comunista e social-riformasta fra il partito socialista di Craxi e il Partito Democratico della Sinistra (PDS) (ex Partito Comunista) di Achille Occhetto. L'auspicio è che la vicenda renziana non si concluda come per Craxi, il quale dovette assistere alla propria incriminazione e all'azzeramento del PSI, a seguito dell' inchiesta della Magistratura (provvidenziale per il PDS) , passata alla storia come 'Mani Pulite'.
In un altro ambito, la Procura di Firenze sta indagando sul denaro finito nelle casse della fondazione Open che i magistrati considerano la fonte dei finanziamenti dell'attività politica del movimento renziano, prima ancora della sua trasformazione nel partito Italia Viva.
Secondo Renzi i magistrati inquirenti “Invadono il terreno della politica“. Attacchi quelli di Renzi ripetuti in più occasioni. “Vogliono farmi tacere. I membri togati del CSM mettono in discussione il diritto di un senatore di esprimere le proprie opinioni. “ *
Quello che è accaduto. secondo l'ex primo ministro “Costituisce un vulnus clamoroso nella vita democratica del Paese. Chi non reagisce oggi accetta che si metta in discussione il principio della separazione dei poteri che è una colonna del sistema democratico occidentale. E lascia che siano i magistrati a decidere che cosa sia un partito e cosa no“. “Siamo o non siamo un Paese in cui vige la separazione dei poteri?“. “Non sto attaccando l'indipendenza della Magistratura, ma sto difendendo l'indipendenza della politica“. Queste dichiarazioni sembrano presentare molti punti in comune con il modo di vedere di un altro ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, circa l'indipendenza della Magistratura e la sua più o meno episodica interferenza con l'ambito politico. Berlusconi, come Craxi, ebbe poca fortuna nel confronto con la Magistratura. E tutto rimase come prima. Punto e a capo.
*05/12/2019 profilo Facebook di Renzi