E' ovvio che la gestione di tutto questo non può gravare sugli ospedali. E' impossibile. Per una ragione banale: gli ospedali devono gestire le cure e le emergenze, ma non possono diventare posti per la lungo degenza. E' chiaro che vista in questa ottica i posti letto non basteranno mai. Allora, l'unica soluzione è potenziare la medicina del territorio: riduciamo gli ingressi in ospedale e avviciniamo il servizio sanitario nazionale ai cittadini". Così la senatrice del MoVimento 5 Stelle Elisa Pirro, durante l'audizione del ministro della Salute Roberto Speranza.
"In Senato, per esempio - ha aggiunto -, abbiamo un disegno di legge del collega Rino Marinello che prevede l'istituzione dell'infermiere di famiglia. A mio avviso andrebbe rivista anche l'assistenza a domicilio dei non autosufficienti per integrare l'offerta delle strutture Rsa - le residenze sanitarie di assistenza. Bisognerebbe organizzare meglio - come le chiede la nostra capogruppo Maria Domenica Castellone - anche il servizio del 118. Se non potenziamo in fretta i primi avamposti del Servizio sanitario nazionale avvicinandoci sempre di più ai cittadini sul territorio per quante risorse potremo stanziare il Servizio sanitario nazionale non sarà mai del tutto universale e soffrirà ritardi cronici e disservizi".