(ASI) Roma - "Questa mattina ho avuto il grande piacere e onore di partecipare al panel "Migration, Integration and Demographic Change" nell'ambito del Convegno di Pontignano, uno degli appuntamenti cardine nel rapporto bilaterale tra Regno Unito e Italia, organizzato dall'Ambasciata Britannica, dal British Council e dall'Università di Siena.
. Abbiamo potuto approfondire molti temi che caratterizzano le principali fratture politiche e sociali dei grandi cambiamenti in corso. A margine dei lavori, da Presidente del Comitato Bicamerale Schengen Europol e Immigrazione, ho potuto ribadire tutta la nostra preoccupazione per l'incremento dei flussi migratori verso l'Europa, unita al più circostanziato scetticismo per i pochi e vaghi impegni assunti dai paesi europei dopo il recente summit di Malta. Sopratutto ho potuto riportare i riscontri positivi, in termini di dati certificati, elaborati in seguito alla nostra recente visita istituzionale al quartier generale di Frontex a Varsavia. Ennesima prova dell'efficacia della cosiddetta politica dei porti chiusi operata dell'ex Ministro Salvini che aveva drasticamente ridotto i numeri di ingressi illegali in territorio italiano ed europeo.
Ciò che ci preoccupa oggi è che tutto il lavoro profuso in 14 mesi di governo sia vanificato da un' indiscriminata accoglienza che metterebbe in serio pericolo non solo il rispetto delle regole, ma anche la sicurezza nazionale del nostro Paese, come dimostrano le indagini che hanno recentemente individuato ben tre criminali tra gli immigrati sbarcati dalla Sea Watch 3. In termini più generali si concretizza il rischio di favorire quello che gli analisti chiamano "pull factor", cioè un incoraggiamento dell'attività dei trafficanti di esseri umani che potrebbero ridare linfa a tutta una pericolosa filiera criminale che reinveste sistematicamente i suoi proventi in armi e droga, destabilizzando ancora di più lo scacchiere libico e nord africano.
Occorre piuttosto rafforzare in termini di uomini e mezzi l'Agenzia Frontex, al fine di renderla sempre più operativa nell'azione di monitoraggio, analisi e contrasto all'immigrazione clandestina, con un crescente protagonismo da parte degli Stati membri nel definire priorità e dispiegamento.
Ho infine anticipato la mia intenzione di organizzare al più presto una missione istituzionale del Comitato Parlamentare Schengen nel Regno Unito dove metteremo a punto le migliori strategie per coordinare le politiche in difesa dei confini con speciale attenzione agli effetti della Brexit".
Così Eugenio Zoffili, deputato Lega e Presidente del Comitato Bicamerale Schengen Europol e Immigrazione alla tre giorni di Pontignano con il collega leghista Paolo Formentini che dopo aver partecipato ai lavori del convegno, nello specifico del panel dedicato alle sfide globali, ha dichiarato che: “Come Lega siamo estremamente convinti che il legame profondo dell’Italia con il Regno Unito anche dopo la Brexit continuerà e che insieme potremo affrontare le nuove sfide globali: il luogo migliore per farlo sarà in ambito NATO”.