(ASI) Roma – “Chiedo all'Uefa e all'ambasciata italiana a Zagabria di fare chiarezza su quanto subito ieri dai tifosi bergamaschi in occasione della partita di Champions League Dinamo Zagabria – Atalanta.
Premesso che per l’appuntamento storico del debutto in Champions dell'Atalanta dopo 112 anni di storia non è stato riscontrato il minimo incidente da parte dei 3000 bergamaschi al seguito, di cui la maggior parte con una quarantina di pullman che hanno viaggiato per 10 ore, è assurdo e vergognoso che senza alcun motivo reale di ordine pubblico 11 bus con oltre 600 tifosi della Curva Nord siano stati bloccati alla frontiera sloveno-croata di Bregana (che dista solo 30 km da Zagabria) dalle 17,30 fino alle 20.30 e abbiano potuto fare il loro ingresso allo stadio solo a metà del primo tempo (alle 21,25) Il tutto motivato, pare, dal ritrovamento di alcune aste per bandiere e di un cavatappi. Seicento tifosi entusiasti di poter vivere un momento storico della propria squadra bloccati in frontiera per un cavatappi. Ovvio che questa pretestuosa scusa nasconda la “scientifica” volontà di far arrivare gli atalantini volutamente in ritardo. Una strategia che pare non essere nuova in Croazia con le tifoserie indesiderate. Chiedo quindi all’Uefa e all’ambasciata italiana a Zagabria di fare chiarezza su quanto accaduto e di richiamare le autorità croate al rispetto dei diritti dei tifosi di tutta Europa, anche in virtù della lodevole iniziativa dell’Uefa stessa di imporre un limite al prezzo dei biglietti per permettere a tutti i tifosi ospiti di andare alla partita e rendere ancor più speciale l’atmosfera negli stadi”.
Lo dichiara il deputato della Lega Daniele Belotti firmatario della lettera inviata all’Uefa e all’ambasciatore italiano in Croazia.