(ASI) Roma - "Il discorso del Presidente del Consiglio è pieno di spunti interessanti. Penso al tema demografico ed al provvedimento sulle gratuità degli asili nidi.Condivido in particolare il riferimento all'atlantismo e all'europeismo che ritrovano dignità nelle aule del parlamento italiano.
Questa è la nostra tradizione, queste sono le nostre radici, questo è il nostro ineludibile futuro se noi non vogliamo consegnarci a un sovranismo irresponsabile che porterebbe solo guai all'Italia, rendendoci - come lo siamo stati in quest'ultimo anno - completamente ininfluenti. Il resto del programma è un impasto, come sempre capita, di buone intenzioni e di propositi che andranno tutti verificati alla luce del cammino parlamentare. La mia preghiera è di evitare la retorica dell'antipolitica che purtroppo ha avuto diritto di cittadinanza fino ad oggi, a partire dalla riduzione del numero dei parlamentari. Un provvedimento demagogico a cui rimango fermamente contrario, pur sapendo che è nell'accordo di programma. L'esperienza mi dice che tante volte le condizioni più stupideono anche quelle più irrinunciabili.
Richiamo la vostra attenzione sul tema dell'immigrazione. Mi è piaciuto il riferimento a Saragat e al volto umano della democrazia: è questo che vogliamo, una gestione umana nel rispetto della legalità. Ma se alla politica dei porti chiusi corrisponderà la politica opposta - che all'estrema sinistra si invoca - dei porti aperti, faremmo tutti il più grande regalo che l'ex ministro Salvini possa auspicare.
L'orientamento del governo è quello di condividere con l'Europa le responsabilità e certamente Paolo Gentiloni, ottimamente designato a Commissario europeo, darà una mano. Ma non facciamoci grandi illusioni, se è vero che anche i governi precedenti - da Letta, a Renzi - pur essendo in sintonia con le autorità europee hanno più volte lamentato di essere stati lasciati soli dai nostri partner.
Infine, una questione essenzialmente politica: molti ritengono che la mission di questo esecutivo debba essere la creazione di un nuovo partito della sinistra, determinato dalla convergenza delle forze che partecipano al Governo. Non auspico questo esito ed è sin troppo ovvio che in questo caso i centristi e i moderati non potranno far parte di questa entità e avranno la responsabilità di far nascere un contenitore che oggi non esiste e che è necessario per l'Europa e per l'Italia. Il mio voto di fiducia, che le chiedo di considerare a tempo, è coerente con quanto enunciato dal mio Gruppo in primo luogo al Presidente della Repubblica e anche a lei nel corso delle consultazioni".
Lo ha detto, intervenendo nell'Aula del Senato, Pier Ferdinando Casini.