(ASI) Oltre 150 membri di Camera e Senato, trasversalmente aderenti a tutti i pariti - dal Pdl alla Lega, dal Partito Democratico ai Radicali -, mobilitati dall'Associazione parlamentare di amicizia Italia-Israele, hanno sostenuto una petizione in cui si sostiene che lo Stato palestinese è un pericolo per la pace.
Nel documento si chiede a Onu e altri Paesi membri dell'Ue di respingere l’eventuale dichiarazione unilaterale dell’indipendenza dello Stato di Palestina che il presidente dell’Olp e dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen dovrebbe fare il mese prossimo alle Nazioni Unite. Si afferma: "Noi, parlamentari italiani, riaffermiamo con forza il nostro impegno per una risoluzione pacifica e negoziata del conflitto tra israeliani e palestinesi, fondata sul principio di due Stati per due popoli che convivano l’uno accanto all’altro in pace e sicurezza.
Una prematura dichiarazione unilaterale, invece, non solo minerebbe il processo di pace, ma costituirebbe un affronto permanente all’integrità delle Nazioni Unite, dei trattati esistenti e del diritto internazionale. Crediamo che l’unilateralismo violi la legalità internazionale e metta in discussione il principio delle trattative tra i popoli". Inoltre, desta preoccupazione l'eventualità che un riconoscimento dello Stato di Palestina potrebbe legittimare un partito come Hamas, definito "un’organizzazione terroristica fuorilegge nell’ Unione Europea, Stati Uniti e Canada".
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione