(ASI) - L'Ocse, nel suo ultimo rapporto sull'immigrazione in Italia, mette in luce tutti i vantaggi che il nostro Paese riceverebbe dalla presenza degli stranieri sul proprio territorio.
Ad esempio, il saldo tra la spesa pubblica sostenuta e le imposte sul reddito pagate dagli stranieri, ammonterebbe a 1,7 miliardi di euro per le casse dello Stato. Questo perchè i costi sostenutin dall'Italia per i migranti si aggirano intorno a 17,5 miliardi mentre il contributo previdenziale e le imposte sul reddito porterebbero invece nelle casse circa 19,2 miliardi, mantenendo così il bilancio in positivo.
Per quanto riguarda i numeri, i minori di 19 anni sono circa il 20,2% della popolazione straniera, il 4% invece è rappresentato dagli over 65. Per quanto riguarda il lavoro, secondo gli ultimi dati Istat, nella prima metà del 2017 la popolazione immigrata in età lavorativa - dai 15 anni in su - ammontava a 4.100.826 unità, di cui il 59,3% attivo e il 30,6% inattivo.
In particolare, gli stranieri occupati erano 2.422.864, lo 0,9% in più rispetto a un anno prima: tra questi, 1.622.265 erano cittadini di Paesi terzi (il 67% degli stranieri occupati) e 800.599 cittadini comunitari (il 33,0% degli stranieri occupati). Gli stranieri alla ricerca di lavoro erano 405.816 (il 10,2% del totale), quelli non attivi 1.149.281 (28,9% del totale). Inoltre nel 2017, i 2,4 milioni di lavoratori immigrati hanno pagato 11,9 miliardi di euro al sistema previdenziale pubblico di cui sono tuttavia solo utenti marginali, e hanno pagato oltre 7,1 milioni di imposte.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia