(ASI) Roma – “Ho letto con un certo stupore i dati diffusi stamattina dalla Cgia di Mestre e che viaggiano in linea con la narrazione, parecchio diffusa complice una certa stampa, secondo cui il Reddito di Cittadinanza andrà anche a chi lavora in nero.
Una visione miope che non tiene minimante conto delle misure che, in legge di Bilancio ma non solo, il Governo e la maggioranza che lo sostiene hanno messo in campo proprio per combattere tutti i possibili abusi. Un meccanismo che prevede il lavoro coordinato di una serie di soggetti pubblici - Inps, Agenzia delle Entrate, Centri per l’impiego e Ispettorato Nazionale del Lavoro che avrà a disposizione oltre 900 tra nuovi ispettori e dirigenti nei prossimi tre anni - che vigileranno quotidianamente sul rispetto delle regole, intervenendo tempestivamente nei confronti di chi vuole fare il furbo. Inoltre, il patto che i beneficiari del Reddito di cittadinanza saranno tenuti a rispettare con lo Stato, su tutti l’avvio di un percorso di riqualificazione lavorativa presso i Centri per l’Impiego e la garanzia di un piccolo contributo a favore della collettività, renderà impossibile il contemporaneo svolgimento di un lavoro in nero. Il Reddito di cittadinanza è una misura necessaria e non più rinviabile e non saranno certo le fake news a fermarci”. Così, in una nota, Nunzia Catalfo, senatrice del MoVimento 5 Stelle, presidente della Commissione