(ASI) Firenze, 1 gennaio 2019 - “Forse c'è chi pensa che non siamo più in uno Stato di Diritto ma nel Far West e che quindi ci si possa fare giustizia da soli. E' una deriva molto pericolosa che sindaco e prefetto devono fermare immediatamente per evitare che la situazione, già grave e preoccupante, degeneri.
Per questo ci siamo già attivati per avere un incontro sia con il sindaco che con il Prefetto” così Giorgio Dell'Artino, presidente di Azione Ncc (l'associazione delle aziende di servizio di trasporto pubblico con conducente) commenta l'aggressione avvenuta a danno di un imprenditore di trasporto pubblico non di linea con conducente.
“I fatti sono gravissimi - continua Dell'Artino -, ieri notte un nostro associato stava aspettando con il suo mezzo 8 clienti già regolarmente prenotati davanti all'Hotel Baglioni di Firenze quando un tassista lo ha assaltato chiedendogli prima di fargli vedere, non si sa a quale titolo, i documenti e la prenotazione e poi iniziandolo a fotografare. Non contento della prima aggressione quel tassista è stato raggiunto da un altro tassista, evidentemente avvisato a tale scopo, e insieme, due contro uno, prima hanno minacciato e insultato il Ncc e poi hanno bloccato il suo mezzo con le loro auto. Una vera e propria aggressione avvenuta con le 8 persone a bordo del van che erano evidentemente molto spaventate da quello che vedevano accadere davanti ai propri occhi”.
“Abbiamo già dato mandato al nostro studio legale di valutare se ci sono gli estremi per denunciare i due aggressori – spiega il presidente di Azione Ncc – ma quello che ora dobbiamo evitare è che questa spirale di violenza nei nostri confronti prenda il sopravvento e quindi chiediamo formalmente al sindaco di Firenze Dario Nardella e al prefetto Laura Lega di intervenire per far rispettare la legge e i nostri diritti di imprenditori”.
“Già ora siamo stati sottoposti a misure molto repressive della nostra libertà di impresa da parte del Governo col decreto del ministro Toninelli che ha di fatto ripristinato, sotto dettatura dei tassisti, l'obbligo di rientrare in rimessa alla fine di ogni servizio con grave danno del principio di concorrenza. E' una misura che se non verrà cambiata porterà molti di noi a chiudere la propria azienda e in Toscana siamo oltre 2mila imprese Ncc. Adesso oltre al danno si aggiunge anche la violenza intimidatrice di qualche “tassista sceriffo”. Le associazioni sindacali dei tassisti dovrebbero richiamare all'ordine la categoria e farebbero bene a ricordare ai propri associati cosa si rischia a tenere certi comportamenti. E' onestamente una situazione che non può andare avanti così e chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica deve agire immediatamente per impedire altre e ulteriori violenze ai nostri danni” conclude Dell'Artino.