(ASI) "L’articolo 72 della Costituzione costruisce le garanzie del giusto procedimento legislativo. Al di là delle singole garanzie il principio di fondo è quello del conoscere per deliberare. Ora è evidente a tutti che nel caso del Senato esso non sia stato rispettato.
Una differenza di poche ore tra il momento in cui il maxi-emendamento del governo viene reso noto e il voto effettivo dell’Aula per la legge più importante e più complessa dell’anno rende palesemente violato questo principio.
Ad esso si aggiunge una garanzia specifica, quello di un esame effettivo in Commissione. Sin qui tutte le leggi di bilancio si erano svolte sulla base di esso, tant’è che la stessa ulteriore garanzia del voto articolo per articolo, che di per sé precluderebbe maxi-emendamenti in Aula, era ritenuta soddisfatta grazie al fatto che l’esame completo della Commissione produceva il successivo maxi-emendamento per l’Aula. Ora invece sia il Senato sia successivamente la Camera si trovano a votare su un testo che procede solo dal Governo.
Pertanto il Senato può lamentare due violazioni dell’art. 72: il fattore tempo e il salto della Commissione. Su questo sta lavorando l'ottimo collegio di difesa che per conto del gruppo Pd Senato presenterà domattina il ricorso alla Corte.
Vedremo se la chiusura a riccio di maggioranza e Governo anche alla Camera creerà le condizioni per un ulteriore ricorso anche qui. Ci auguriamo di essere smentiti, ma i lavori di stamani in Commissione lasciano sperare ben poco.".
E' quanto ha dichiarato il deputato Pd Stefano Ceccanti intervenendo alla Commissione bilancio.