Restano interrogativi su modalità e gestione della ricostruzione del Ponte. Sulla Gronda responsabilità date dall’integralismo del M5S.
(ASI) Roma - “Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, oggi in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, ha indicato il novembre 2019 come data di consegna del nuovo ponte sul Polcevera a Genova. Una notizia che non può non trovare piena condivisione da chi come, Forza Italia, ha chiesto, fin dal primo momento, tempi certi per la ricostruzione del Ponte e per consentire a Genova di ripartire. Purtroppo per gli italiani, però, oltre una data simbolica, non rimane assolutamente nulla. Come ho già dichiarato, Toninelli ricorda la copia sbiadita di un vecchio film “Sotto il Ministro niente”. Sulle modalità con il quale verrà costruito il nuovo Ponte, su chi sarà il commissario e quali caratteristiche dovrà avere, non è dato sapere. Il Ministro infatti non ha risposto a nessuna delle domande che ho posto. Voglio precisare, in proposito alla Gronda che, a differenza di quanto ha affermato oggi da Toninelli, Forza Italia non l’ha mai ritenuta un’opera legata alla caduta del Morandi. Il M5S invece ne ha fatto un manifesto elettorale, opponendosi per principio e pregiudizio, denunciandone l’assoluta inutilità. Pertanto, caro Ministro, non ha una posizione super partes, in attesa dell’analisi costi-benefici, come ha dichiarato, ma bensì una visione integralista e negativa verso la quale Lei e il suo partito avete grandi responsabilità e a cui presto dovrete dare risposta”. Così in una nota l’onorevole di Forza Italia, Roberto Bagnasco.