(ASI) - Nei giorni scorsi ha avuto luogo il vertice della Lega con Matteo Salvini che ha riunito i suoi tecnici, capigruppo e sottosegretari al Viminale per decidere quali siano le priorità per la legge di bilancio: superare la legge Fornero e introdurre la Flat tax.
Queste le sue parole: “Abbiamo parlato delle priorità della Lega, il reddito di cittadinanza è una battaglia degli amici del Movimento 5 stelle che ci stanno lavorando, non entro nei campi altrui. Ma sarà nella manovra. La nostra sarà una manovra seria. Se vogliamo governare a lungo non possiamo far saltare i conti. Il dibattito su 1,7 o 1,8 o 2,4 o 2,9 arriva alla fine. Prima ci mettiamo i contenuti ma non sforeremo alcunché'. Infine fino a quando gli italiani non avranno l'aliquota al 15% gli 80 euro resteranno". Il costo per intervenire sulla Fornero, secondo Salvini, è di 6-8 miliardi con la successiva introduzione di quota 100. L’avvio della Flat tax partirà dalle famiglie o dalle partite Iva. Inoltre c’è la volontà di intervenire sulle accise della benzina, con l'obiettivo di annullare gradualmente quelle che hanno compiuto 60-80 anni di storia. "Non faremo tutto subito. Ci saranno opzioni a un anno, a due anni e a tre anni”, conclude.
Queste le parole di Luigi Di Maio, con un'intervista a Radio Radicale: "Entro fine anno potremmo avere una rivoluzione copernicana nello spendere i soldi degli italiani. Ovvero tutte le risorse disponibili si cominciano a spendere per un paese che per anni ha visto andare i soldi alle banche e invece adesso si comincia a spendere per gli italiani. Questo è il nostro obiettivo più grande, ma non si può prescindere da temi come il reddito di cittadinanza, il superamento della Legge Fornero ma anche altri interventi come ad esempio quelli sulle infrastrutture - penso a quelle del sud - o alle manutenzioni di quelle esistenti". Secondo di Maio, "l'intera manovra deve essere ispirata a un principio che è quello di non tornare dai cittadini e dover dire 'non ho potuto fare questo perché l'Europa non ce l'ha consentito'”. Quella sarebbe una sconfitta. Non è una contrapposizione all'unione europea però deve essere chiaro a tutti che se mi si chiede di scegliere tra agenzie di rating, deficit-Pil e italiani io scelgo gli italiani". Infine conclude: "Flat tax? Sì ma non favorisca i ricchi. Essa è nel contratto di governo e va, dunque, realizzata. Tuttavia, non dovrà favorire le classi più agiate”.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia



