(ASI) - Il Ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta i due nuovi capi di imputazione che la procura di Agrigento gli ha addebitato: “Siamo al lavoro da neanche 3 mesi, mi sembrano trent'anni visto anche il numero di inchieste a carico.
Oggi ho scoperto che ho altri due capi di imputazione, per me sono medaglie. Il ricatto alla Ue non esiste come reato, ma lo rivendico”.
L’Unione Europea sarebbe stata vittima del ricatto di Matteo Salvini. La posizione del vicepremier si sta aggravando, l’accusa imputatagli è quella di aver compiuto il sequestro dei migranti della nave Diciotti e bloccati nel porto di Catania, per fare pressione sull’Europa e spingerla alla redistribuzione dei profughi negli altri Paesi. In questa ipotesi, oltre agli immigrati in via di identificazione, anche l’Unione Europea potrebbe costituirsi parte civile contro il leader del Carroccio.
Un’accusa che si aggiunge alla già lunga lista di reati ipotizzati: il sequestro di persona aggravato dal fatto che a bordo c’erano dei minori, l’abuso di atti d’ufficio per aver ignorato la normativa sugli sbarchi più l’omissione di atti di ufficio per aver ignorato la richiesta della Guardia Costiera di approdo in un porto sicuro. Matteo Salvini rischierebbe almeno 30 anni.
Il Tribunale di ministri sta aspettando gli atti dell’inchiesta da parte della Procura di Palermo che avvierà la sua istruttoria decidendo entro 90 giorni se archiviare o trasmettere nuovamente le carte al procuratore della Repubblica che dovrà inoltrare l'autorizzazione a procedere al Senato.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia