(ASI) Accordo tra Italia e Comitato Nazionale Transitorio libico sul contrasto all’immigrazione clandestina. L’intesa è stata siglata a Napoli dal Ministro Franco Frattini ed il Primo Ministro del Cnt Mahmud Jibril.
Le due parti procederanno allo scambio di informazioni sui flussi di immigrazione illegale, sulle organizzazioni illegali che li favoriscono, sui modus operandi e sugli itinerari seguiti e sulle organizzazioni specializzate nella falsificazione di documenti e passaporti, nonché alla reciproca assistenza e cooperazione nella lotta all'immigrazione illegale, incluso il rimpatrio di immigrati in posizione irregolare.
Frattini ha sottolineato che questo accordo dimostra "quanto sia stretta la collaborazione tra l'Italia e la nuova Libia democratica che si sta costruendo". "Con questa firma vogliamo riaffermare l'impegno del Cnt a rispettare i precedenti accordi della Libia con un paese storicamente amico come l'Italia", ha affermato Jibril.
A Napoli il Ministro Frattini ha firmato anche un protocollo d'intesa con il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che riunisce in una struttura stabile - 'Club di Napoli' - le aree che si affacciano sul Mediterraneo.
I due accordi sono stati sottoscritti nell'ambito della Conferenza internazionale su ‘La primavera araba e l'Europa: come reagire’, organizzata dall'Ipalmo e dalla regione Campania in collaborazione con il MAE: una riflessione sugli scenari futuri e le nuove proposte, come Italia e Unione Europea, per il rilancio delle relazioni euro-mediterranee attraverso la promozione di un negoziato paritario con i paesi terzi.
La prima lezione della Primavera Araba, ha rilevato Frattini nel suo intervento, è che bisogna dire no ai "partenariati di convenienza, per garantire i nostri interessi fragili, perché quei regimi avevano i piedi nella sabbia", e puntare piuttosto a "partenariati di convivenza, basati su diritti e principi, e soprattutto sull'eguaglianza tra partner. Per Frattini, occorre rilanciare l'idea dell'allora Ministro degli Esteri Gianni De Michelis, oggi presidente dell'Ipalmo: una conferenza sulla sicurezza e la cooperazione per il Mediterraneo, analoga a quella che servì all'Europa durante la guerra fredda.
"La stabilità democratica, la pace sociale, il progresso economico sono obiettivi che il mondo arabo deve perseguire ed ottenere con il pieno supporto dell'Europa e dell'Italia", ha affermato il Sottosegretario Stefania Craxi, sottolineando che "la revisione della politica di vicinato dell'Unione, presentata dalla Commissione nel maggio scorso, va nella giusta direzione e l'Italia è pronta ad sostenerla se essa si tradurrà in politiche efficaci".
Integrazione culturale, dialogo e risposte ai giovani "in tempi brevi" sono stati i punti toccati dal Sottosegretario Vincenzo Scotti. "Il tema della ricerca e dell'università - ha affermato - è cruciale, ma non ci sono accordi per corsi che abbiano sbocchi valevoli in questi Paesi". Per Scotti servono progetti mirati per le realtà arabe, dove "i giovani sono scesi in piazza per chiedere risposte per l'occupazione, la giustizia" devono poter essere realizzati in tempi stretti e "no in quelli biblici a cui siamo abituati".