(ASI) Nuovo vertice, oggi a Roma, tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Entrambi stanno cercando, in queste ore frenetiche, di trovare un accordo sul programma di governo e sui componenti da inserire all’interno del nuovo esecutivo.
“Quando avremo qualcosa da dire, lo diremo”, ha commentato il segretario del Carroccio, lasciando Montecitorio per recarsi a Milano dove vedrà domani, ancora una volta, il capo politico pentastellato. Il leader leghista ha scritto, poco dopo, sul suo profilo Facebook: “Cancellare la legge Fornero, tagliare tasse e burocrazia, ridurre gli sbarchi e aumentare le espulsioni, ridare dignità al lavoro, tagliare sprechi e privilegi, difendere l'Italia in Europa, riconoscere Autonomia alle comunità locali, chiudere le liti fra cittadini ed Equitalia, aiutare (davvero!) i disabili, garantire il diritto alla legittima difesa. Stiamo lavorando per questo, grazie per il vostro affetto e la vostra fiducia Amici, vi voglio bene! #andiamoagovernare”. La presenza di progressi, nelle trattative, è stata confermata anche dal candidato premier grillino: “Stiamo facendo notevoli passi avanti con il programma di governo, stiamo trovando ampie convergenze su reddito di cittadinanza, flat tax, legge Fornero, sulla questione che riguarda la lotta al business dell'immigrazione, del conflitto di interessi”, ha sottolineato davanti ai giornalisti, auspicando la chiusura del dialogo il prima possibile in alternativa al ritorno alle urne. Il contratto di governo sarà sottoposto tuttavia, ha fatto sapere il pentastellato Davide Casaleggio durante una conferenza stampa al senato, ai membri della piattaforma Rosseau. Apertura, intanto, anche in Forza Italia sul reddito di cittadinanza (il presidente Silvio Berlusconi aveva proposto, in campagna elettorale, la Flat Tax proprio in alternativa all’iniziativa della realtà politica allora antagonista). Giovani Toti ha evidenziato che il partito del Cavaliere è disponibile a ragionare sul provvedimento, purchè quest’ultimo “sovrapponga in parte o ridisegni gli ammortizzatori sociali per chi perde un lavoro e ne cerca un altro con la formazione”. Il governatore della Liguria ha specificato, tuttavia, la necessità di verificare la presenza della copertura economica per la concretizzazione di tutto ciò. E’ tornato a levare la propria voce nel frattempo, dal centrosinistra, anche Matteo Renzi che, in un post su Facebook, ha preannunciato un’opposizione durissima: “La democrazia non è uno scherzo – ha scritto sul noto social network – e dopo questa esperienza di governo giallo – verde sarà chiara a tutti la differenza tra l’estremismo delle promesse a vuoto e il buon senso delle riforme”. Maurizio Martina non ha nascosto la propria preoccupazione: “Flat Tax e reddito di cittadinanza – ha chiarito il segretario reggente del Partito Democratico in un’intervista radiofonica - sono inconciliabili perché insieme creano più deficit e debito. Scaricheranno le risposte del governo sulle generazioni future. Noi – ha concluso – dobbiamo lavorare per un’alternativa”.
Marco Paganelli Agenzia Stampa Italia