(ASI) Roma - “L'inaccettabile aggressione a Massimiliano Ursino, a cui va la solidarietà mia e di Cpi, è solo uno dei frutti di una campagna di odio portata avanti negli ultimi mesi dalla stampa e dai partiti di sinistra”. Lo afferma il segretario nazionale e candidato premier di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, che aggiunge: “In Italia c'è qualcuno che, per nascondere la macelleria sociale di cui si è reso responsabile negli ultimi anni, sta provando a riscoprirsi di sinistra additando i fascisti, o presunti tali, come obiettivi legittimi di qualunque violenza. Non stupisce che poi ci sia chi, prendendo certe parole alla lettera, senta di poter agire nella più totale impunità. Mi auguro che la ricerca dei 'mandanti morali', molto in voga dopo i fatti di Macerata, venga operata anche in questo caso, e con gli stessi metri di giudizio. Un eventuale ritorno alla violenza degli anni di piombo avrebbe precisi responsabili, da individuare negli esponenti di alcuni partiti e nella linea di alcuni gruppi editoriali ben precisi".
"Quanto a noi – conclude Di Stefano – dichiariamo sin d'ora di volerci sottrarre a questa spirale insensata e, pur rivendicando il diritto alla difesa dei nostri spazi, continueremo a fare politica e a parlare di ciò che agli altri, nessuno escluso, sembra non interessare: le nostre proposte per far tornare grande l'Italia”.