(ASI) La triste vicenda di Luca Traini che qualche giorno fa con il suo fucile ha sparato all’impazzata contro immigrati di colore a Macerata ha mobilitato, per l’ennesima volta, le “coscienze” contro il “razzismo”.
E’ stato un delirio di dichiarazioni. Tutti hanno espresso la loro indignazione, compresi naturalmente, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e il ministro dell’Interno Marco Minniti, il quale si è precipitato, nella città marchigiana, per coordinare il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Premura inutile, perché si è trattato, lo ha detto lo stesso Minniti,di una “iniziativa criminale a carattere individuale”. Che si poteva capire immediatamente da Roma senza il bisogno di andare a Macerata. Non ci si deve preoccupare? E’ esattamente il contrario: è il caso di considerare l’episodio come un segnale gravissimo e assai inquietante. Ma come sempre, come avviene ormai da molti anni, si sfugge al cuore del problema. Non si sa se in buona o in mala fede, rimane il fatto che in questo modo non si trovano le soluzioni. L’hanno fatto con Traini, cercando di scaricarlo a Matteo Salvini, segretario della Lega, solo per il fatto che l’anno scorso Traini si è presentato alle elezioni comunali con la lista della Lega, senza prendere un voto. Nemmeno il suo? Nemmeno. Basterebbe solo questo per capire il tipo, con “personalità bipolare”. Ma Minniti ha voluto spiegare che “c’è un background personale di destra certamente, che si rifà al fascismo e al nazismo. Ricorda moltissimo un raid di rappresaglia, armata, del tutto casuale. E’ una questione razziale”. Quindi il caso, le mezzecalzette che ci governano, lo ritengono risolto. Basta non essere razzisti e fascisti e nessuno può avercela con gli immigrati, rifugiati politici e profughi. Ma le cose non stanno affatto così. Invece che a Salvini, bisognerebbe chiamare in causa Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti e chiedere loro come pensano di risolvere i problemi enormi relativi agli immigrati che ci sono ormai dappertutto. Da Bolzano a Trapani, passando per Macerata, Perugia e Roma. Perché non vanno nelle varie città a chiedere come vanno le cose. Se sanno e sono a conoscenza del coprifuoco che c’è ormai in quasi tutti i centri, grandi e piccoli. Nelle stazioni ferroviarie non esistono più le sale d’aspetto. Tutte chiuse, per paura che di notte (e anche di giorno) diventino dormitori per emigranti sbandati che vengono da tutto il mondo.Si parla sempre di rifugiati che scappano dalle guerre, ma a quali guerre si riferiscono? A quelle che si fanno tra di loro? Fatte tra fazioni che con attentati e bombardamenti riducono le loro città in cumuli di macerie, come documentano, in maniera inconfutabili, le immagini che vengono trasmesse dalle televisioni ogni ora del giorno e della notte. Ma anche a quelli che scappano perché i loro territori sono invasi da eserciti nemici, bisognerebbe ricordare loro che quando l’Italia fu invasa, morirono migliaia di patrioti per liberare il nostro Paese dagli invasori. Se tutti scappano, abbandonando in massa le loro terre, lasciano campo libero ai nemici. E le questioni rimarranno irrisolte all’infinito. Ma è poi possibile - sarebbe il caso di chiedere anche questo a Renzi, Gentiloni e Minniti - che l’unico Paese europeo, generoso, ospitale e sensibile verso gli immigrati sia solo il nostro? O il nostro è sensibile perché con gli immigrati, i soliti compari, ci fanno un grosso e vergognoso business? Ma per quanto tempo ancora pensano che la sparatoria di Traini rimanga un fatto isolato ed episodico? Questa semplice domandina i giornalisti, che conducono i talk show, sono capaci di porla ai leader politici oppure no? Tanto per essere più chiari e capirci: fino a quando pensano che i cittadini, anche quelli che non hanno nulla a che vedere con il razzismo ed il fascismo, richiamati spesso a sproposito, abbiano la pazienza di sopportare in silenzio tutte le prepotenze che ogni giorno vedono dappertutto nelle nostre meravigliose città, ormai trasformate e ridotte a dormitori insani e invivibili? Fino a quando?
Fortunato Vinci - Agenzia Stampa Italia - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fonte Foto: By Irish Defence Forces [CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons


