(ASI) "Abbiamo da tempo denunciato come l’alternanza scuola /lavoro rappresenti la funzionalizzazione della scuola pubblica all’ideologia ed agli interessi dominanti. L’ideologia e gli interessi delle imprese ma anche delle oligarchie militari. Registriamo, infatti, con grande sdegno, la firma tra MIUR e Ministero della Difesa di un protocollo d’Intesa che promuoverà l’alternanza scuola lavoro nelle strutture militari” - ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI. Questo accordo nazionale, che fa entrare con grande investimento propagandistico le forze armate negli orari e nei programmi scolastici era stato preceduto, come ha documentato il ricercatore Antonio Mazzeo, da un gran numero di accordi locali tra istituti e strutture militari, che aveva già portato migliaia di studenti a fare alternanza scuola lavoro in luoghi come basi di bombardieri o di carri armati, il cui carattere formativo ci sembra molto discutibile.
Nel protocollo è prevista, tra l’altro, l’ipotesi di impiego degli studenti addirittura nella manutenzione dei mezzi militari, offrendo abbondante manodopera gratis a generali e ammiragli.
È però soprattutto il segnale culturale che ci appare gravissimo: la scuola della Costituzione viene ridotta a cassa di risonanza delle forze armate, che secondo le del sottosegretario Gioacchino Alfano durante la firma del protocollo sono il “massimo che il sistema paese possa offrire”. Un messaggio devastante rivolto a milioni di adolescenti.
L’alternanza scuola /lavoro, che nelle prossime ore la ministra Fedeli celebrerà facendo oggetto addirittura di 'Stati generali', sempre di più dimostra il suo carattere di strumento di negazione dei diritti e di corruzione culturale. E sempre di più si dimostra la necessità di abolirla". Conclude la nota uca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI.