(ASI) - Roma - "Il Reddito nazionale di natalità è una delle proposte di Casapound per fronteggiare il crollo delle nascite, una delle emergenze sociali della Nazione; così come l'emergenza abitativa, problema per cui dieci anni or sono noi abbiamo proposto il Mutuo sociale".
Così Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione Lazio per Casapound, commenta la "mozione antifascista" appovata dal Consiglio comunale di Monterotondo nei giorni scorsi. "Alla fantomatica emergenza democratica, alle mobilitazioni antifasciste, al clamore mediatico di chi pompa le 'fake news' per distrarre allarmando, noi rispondiamo con i fatti, rimboccandoci le maniche, sporcandoci le mani", ribatte Antonini, definendo la mozione presentata dai consiglieri di sinistra del Comune di Monterotondo "un proclama senza senso, distante dalla realtà, dove si mettono sullo stesso piano, rendendoli equivalenti, termini come 'nazisti', 'omofobi' e 'sessisti', con la tipica confusione mentale degli antifascisti più gretti". "Oggi come oggi, nell'amministrazione cittadina, - sottolinea l'esponente di Casapound - definire la propria azione come antifascista e antirazzista è un po' come professarsi giacobini o monarchici. Parlare poi di obbligo preventivo a dichiararsi antifascisti e antirazzisti per poter manifestare le proprie idee oppure occupare spazi pubblci è un editto antidemocratico e liberticida". Antonini, di recente intervenuto nell'aula consiliare del vicino comune di Montelibretti, invita pertanto il Consiglio comunale di Monterotondo ad "occuparsi di faccende serie, come amministrare la cosa pubblica". E con l'occasione annuncia "nell'interesse dei cittadini, iniziative di Casapound proprio a Monterotondo". Sulla stessa linea il vicesindaco di Montelibretti, Giuseppe Gioia, che di recente ha aderito a Casapound: "La delibera del Consiglio comunale di Monterotondo è il frutto della cultura antifascista militante che oggi occupa le istituzioni. Una vergognosa ostilità preconcetta che si è manifestata anche qui a Montelibretti da parte dei colleghi di partito di Mauro Alessandri, ma da noi la libertà di opinione è tutelata. Alessandri piuttosto pensi ai veri problemi di Monterotondo". Conclude la nota Mauro Antonini del gruppo Casapound.