(ASI)"Il Piemonte è uno di quei territori che è caduto in quella che viene definita la trappola del "reddito medio". Facciamo parte di un pacchetto di Regioni che non hanno un livello di reddito bassissimo e allo stesso tempo non abbiamo neppure livelli avanzati di capacità innovativa.
In poche parole non risultiamo competitivi perché abbiamo elevati costi del lavoro e costi sociali, sistemi poco competitivi e pessima qualità. Siamo un paese arretrato dal punto di vista della formazione dei giovani, dell'innovazione, della formazione media della popolazione, dei livelli produttivi in molti campi.
La questione montana è un problema dentro il problema perché ci troviamo davanti al pericolo desertificazione di questi territori. Il potenziale della montagna alpina però è tanto. Eusalp è un'opportunità, una spinta a ragionare in termini positivi nel rilancio di una strategia per la montagna. L'area alpina è certamente la più forte d'Europa anche perché intorno ha alcune delle zone più ricche e competitive del Paese.
Eusalp potrebbe essere un modello di impegno dell'Unione europea sulla definizione di una strategia per le zone montane nell'ottica di contrastare il rischio di desertificazione dei territori montani e rurali. Nella prossima programmazione più che definire strategie differenti dobbiamo lavorare per avere adeguate risorse. Stati e Regioni devono definire strategie specifiche per questi territori all'interno della strategia generale, ma con modalità diverse perché diverse sono le situazioni reali sulle quali vanno applicate. Una via potrebbe essere quella di avere un Programma Operativo Nazionale (PON) come è stato fatto per le aree metropolitane, quindi una strategia complessiva di Paese che indichi la consapevolezza dello Stato dell'urgenza di lavorare in quell'ambito con la possibilità di mobilitare anche risorse nazionali. Il nostro Paese deve tornare a finanziare investimenti che permettano di uscire dalla trappola del "reddito medio". Bisogna prevedere quote di finanziamento per la realizzazione di grandi progetti che costituiscano l'ossatura dei territori. Allo stesso tempo all'interno dei Programmi Operativi Regionali (POR) si dovrà ragionare su come declinare in modo diverso le stesse strategie calandole nelle realtà locali. Gli obiettivi di Eusalp devono però rimanere sempre tre: adattamento dei territori al cambiamento climatico; applicazione dell'agenda digitale; rinnovamento dei sistemi produttivi e dei servizi.
La nostra battaglia deve essere quella di consentire il mantenimento di un livello sufficiente di risorse perché le Regioni italiane possano restare dentro la programmazione della strategia macroregionale alpina anche a fronte della riduzione dei fondi che necessariamente ci sarà in seguito all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. Inoltre, dobbiamo battagliare per far rilevare dal punto di vista politico come le regioni ingabbiate dalla trappola del reddito medio debbano essere aiutate per uscire da questa gabbia aiutandole a migliorare la propria capacità produttiva e aiutandole dal punto di vista finanziario". E' quanto dichiara in una nota Mercedes Bresso, deputata al Parlamento europeo per il Gruppo S&D.
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