(ASI) “La riforma regionale voluta dalla giunta Emiliano, i cui effetti disastrosi sono stati colpevolmente sottovalutati dal ministro Lorenzin, ha reso ancora più fragile il sistema sanitario tarantino.
L’impostazione data dai palazzi baresi non risponde in alcun modo alle esigenze reali di una città che affronta contemporaneamente una doppia emergenza: quella dovuta alle conseguenze della gravissima situazione ambientale e quella, più recente ma non meno preoccupante, delle malattie infettive, che proprio nelle ultime settimane si è palesata con il ricovero per malaria di quattro braccianti migranti. Taranto ha bisogno di più sanità e meglio qualificata, mentre il presidente Emiliano ha giocato nettamente al ribasso”, lo dice l’onorevole Vicnenza Labriola di Forza Italia.
“Per quanto riguarda le malattie infettive servono profilassi e strutture adeguate, per di più in una città sede di hotspot – prosegue l’esponente azzurra –. Pare a dir poco assurdo l’avvenuto trasferimento del reparto malattie infettive dal SS. Annunziata al Moscati, dove nella vicina oncologia vengono curati malati con bassissime difese immunitarie, e tutto questo senza l’assoluta certezza di assenza di possibilità di contagio. Una sanità che fa acqua da tutte le parti, quella tarantina, che vede ampliarsi giorno dopo giorno di più il gap con quella delle altre province pugliesi e regioni italiane. La stessa situazione sanitaria del Mezzogiorno deve essere affrontata con misure differenziate da una zona all’altra, considerando le peculiarità del territorio e le eventuali emergenze. La sanità dei soli aridi numeri deve essere sostituita con quella del buon senso e del rispetto del diritto alla salute dei cittadini”. Conclude l’onorevole Vicnenza Labriola di Forza Italia.