(ASI) « Le parole del Presidente del Consiglio Gentiloni e del Premier francese Macron sono musica: la conferma dell’impegno a completare un’opera strategica ci rassicurano sul futuro del nostro Paese.
Eravamo abituati ad una Sinistra che distruggeva in cinque minuti le grandi opere pubbliche che venivano concepite in cinque anni: il buon senso dei Partiti di Governo ha prevalso e possiamo solo sperare che non si ripetano le fallimentari esperienze estremiste del passato che hanno portato al blocco della progettazione e costruzione del Ponte sullo Stretto, per il quale tanto si era speso il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, all’epoca Commissario ». È quanto ha dichiarato Alfonso Fimiani, Presidente dei Circoli dell’Ambiente, che continua: « Sono passati alcuni anni ormai da quando abbiamo presentato in un importante convegno alla Camera dei Deputati i Comitati Sì TAV promossi dai nostri Circoli: continuiamo a sostenere le nostre posizioni con sempre maggiore convinzione. La tratta Torino-Lione consentirà all’Italia di non restare isolata dal resto dell’Europa, immettendosi sul Corridoio 3 o, se verrà ripristinato il progetto originario, come ci auguriamo, sul Corridoio 5 Kyev-Lisbona. Non va sottovalutato, dall’altro lato, il deficit infrastrutturale del Sud: da anni invochiamo la costruzione di una linea di Alta Velocità che da Salerno si estenda fino a Palermo e che colleghi anche la punta estrema della Puglia ».