(ASI) Anche il sindaco di Amatrice all'incontro dei sindaci: "Grazie a Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia non ha mai speculato sul dolore della mia gente".
"La rigenerazione del centrodestra non può fare a meno di quelli che Fratelli d’Italia ha chiamato i "patrioti del territorio": un esercito di sindaci e amministratori locali che fronteggiano in prima linea gli effetti sociali della crisi, il fallimento dell'accoglienza dei finti profughi, uno Stato vessatore che umilia le autonomie locali riducendole al rango di esattori. Questo è il tema del dibattito che il movimento della Meloni ha affrontato nel corso della mattinata ad Atreju in occasione dell’incontro: “Fare. Sindaci d’Italia, patrioti del territorio”.
Sono intervenuti il sindaco di Pergola e vicepresidente Anci Francesco Baldelli, il sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il sindaco di Verona Federico Sboarina, il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e il vicesindaco di Genova Stefano Ballerari. Presente anche il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi che ha portato la sua testimonianza di primo cittadino costretto ad affrontare l’emergenza terremoto.
Carlo Fidanza, responsabile degli enti locali di Fratelli d’Italia, ha introdotto i lavori, sottolineando come “Il centrodestra abbia dimostrato nelle ultime elezioni amministrative di poter essere competitivo e spesso vincente, espugnando roccaforti storiche della sinistra, da Genova a Pistoia, da L’Aquila a Piacenza fino a Sesto San Giovanni”.
Accolto da un lungo applauso della platea il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: “Dopo il terremoto che abbiamo subito ci siamo riconosciuti non sotto una bandiera di partito, ma da sindaci su problemi comuni. Noi siamo capaci di fare un ponte in sette giorni, di mobilitare un’intera nazione, di salvare vite umane. Ma ogni persona avrebbe fatto quello che ho fatto io: non sono un eroe. In realtà noi siamo stati terremotati da 30 anni, perché una certa politica ha sempre difeso i grossi a discapito dei piccoli. Il problema è che chi decide oggi in Italia non ha gli scarponi. Purtroppo la maggioranza di chi siede oggi in parlamento non è abituata a misurarsi con i problemi reali. Non c’è una visione di paese: bisogna creare un sistema diverso di visione dell’Italia, altrimenti l’Italia diventerà come i paesi del Sudamerica. Bisogna investire nelle periferie e nelle aree marginali. La classe politica deve parlare di questo: abbiamo dalla parte nostra la forza delle idee. Fratelli d’Italia non ha speculato sul dolore della mia gente: io di questo vi sono grato. Giorgia Meloni non si è mai permessa di andare oltre: e di questo io non me ne scordo per tutta la vita”
“Il termine Patriota assume un significato profondo se accostato al ruolo di Sindaco, divenuto oggi l’unico reale riferimento istituzionale per i cittadini – ha spiegato il vicepresidente dell’Anci e sindaco di Pergola, Francesco Baldelli - I Governi di sinistra, a guida Pd, dall'avvento di Monti, passando per Letta, Renzi e Gentiloni hanno dimostrato di ricordarsi dei comuni e dei Sindaci solo quando si è trattato di sfruttarli: dal punto di vista economico tagliando i trasferimenti ai bilanci e mettendo nuove tasse; dal punto di vista politico imponendo una immigrazione senza regole né confini. Il risultato di queste scelte scellerate sarà inevitabilmente la disgregazione del tessuto sociale ed economico delle nostre Città ed infine della Nazione. È per questo che c'è un compito al quale ogni Sindaco non può e non deve rinunciare: tenere unita la propria Comunità e, insieme agli altri colleghi orgogliosamente in fascia tricolore, tenere unita l’Italia intera. È tempo di Sindaci Patrioti che affrontino insieme le difficili battaglie quotidiane come quella contro il Ceta, in difesa degli Agricoltori italiani, e quella contro lo ius soli, in ogni sede a partire dall'Anci che fino ad ora su questi temi ha risposto con un assordante silenzio”.
“Quello di oggi è stato un momento di riflessione necessario per tornare a conferire ai territori la giusta spinta e gli strumenti necessari al loro rilancio – ha sostenuto il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli – Essere patriota significa vivere quotidianamente, al di là dei ruoli, i valori che caratterizzano la nostra Italia. La Patria è un concetto senza tempo, sempre attuale.”
Significative le definizioni di patriota date dai sindaci presenti. Per il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi: “Essere patriota significa impegnarsi quotidianamente affinché ci si senta fieri di far parte di una grande Nazione come l’Italia. Mettere avanti il bene pubblico a ogni interesse privato”. Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi sottolinea: “L’interesse dell’Italia prima di tutto. Per difendere il patto sociale tra cittadini e Stato”.
Centrale il tema della patria: per il sindaco di Verona Federico Sboarina “Il patriota del XXI secolo parte da una precisa identità e da una forte memoria delle radici per impegnarsi nei nuovi problemi che incombono sul popolo italiano e sulle nostre città. L’amore per l’Italia va declinato nella vita quotidiana cercando soluzioni alle nuove emergenze: famiglie in difficoltà, calo della natalità, difesa del nostro tessuto sociale e dell’etica collettiva”.
Dal dibattito è emerso l’impegno di Fratelli d’Italia, nel futuro governo di centrodestra, di essere al fianco dei sindaci e sentinella nei territori, affinché non si continuino a scaricare sulle autonomie le inefficienze e la mancanza di coraggio della politica nazionale".