(ASI) "Continua la presa in giro dei sardi da parte della Giunta regionale, responsabile di attuare un 'Piano regionale dei flussi migratori non programmati' attraverso tavoli regionali che programmano l'accoglienza di nuovi immigrati e l'integrazione di quelli già presenti sul territorio, con spese anche a carico della Regione e dei Comuni della Sardegna.
Costringere i Comuni ad accogliere 'volontariamente' quote obbligatorie di immigrati, altrimenti le Prefetture potranno inviare nei rispettivi territori comunali infiniti richiedenti asilo, è un pericoloso ricatto chiamato S.P.R.A.R, che sa di deportazione programmata e sistematica, in linea col progetto più volte dichiarato dai politici sardi di sinistra di voler arginare il problema della scarsa natalità nell'Isola attraverso la sostituzione dei sardi con gli africani.
Purtroppo, anzichè registrare l'opposizione della Giunta sarda ai piani di invasione della Sardegna impostati dal Governo attraverso le Prefetture, assistiamo a una resa incondizionata da parte della stessa classe politica sempre pronta a riempirsi la bocca della parola "servitù" per quanto riguarda i presidi militari, quanto abituata a prostrarsi al Governo all'insegna del più vile servilismo, quando si tratta di impegnare risorse, uomini e mezzi nell'accoglienza di clandestini.
Pure l'idea che la Regione cooperi con Stati africani per creare buone condizioni di vita in Africa stride con le necessità della popolazione sarda.
E' necessario che chi amministra la Sardegna si ricordi di rappresentare il popolo sardo e di avere il dovere di pensare alle necessità dei sardi, prima di tutto.
Quando l'ultimo sardo indigente sarà integrato e autosufficiente, allora le Istituzioni sarde e nazionali potranno pensare a esportare benessere in altri Stati". Lo dichiara in una nota Daniele Caruso - Segretario Regionale - Movimento Sociale Sardo - Destra Regionale