(ASI) "Due blitz notturni, uno all'alba, per affiggere degli striscioni contro la legge sullo ius soli. Il messaggio è chiaro: la concessione della cittadinanza non può essere un semplice iter burocratico. Con la nuova legge in discussione al Senato, quasi un milione di stranieri diventeranno "italiani".
È in atto una vera e propria sostituzione etnica mascherata da solidarietà e concessione di diritti. La realtà è che lo Stato italiano non incentiva minimamente la natalità, con le giovani coppie che sono costrette ai salti mortali se vogliono avere un figlio, destreggiandosi tra tasse, mutui, affitti, spese, lavoro precario e nessuna prospettiva pensionistica, senza che nessuno muova un dito per aiutarle. Questo comporta la necessità di sostituire i non nati italiani con "nuovi italiani". Qualche tempo fa si parlava insistentemente di "generazione Balotelli". È di qualche giorno fa l'affermazione del calciatore "sono africano prima che italiano". Basterebbe questo a far capire che a questi signori non interessa essere italiani, se non come procedimento burocratico. Ma essere italiani, essere cittadini italiani non è e non potrà mai essere una mera questione burocratica. Essere italiani è un atto d'amore, per un popolo, una terra, una comunità nazionale". E' quanto dichiatra in un comunicato Gioventù Nazionale.