(ASI) Perugia. "Fa una certa tristezza vedere in questi giorni politici e consiglieri regionali “fare la fila” per dire la loro sulla Perugina... Tutti si sono svegliati oggi, tutti cadono dal pero, quando ormai i giochi sono fatti!
L’ultimo a intervenire in ordine cronologico è stato il consigliere Attilio Solinas, che ha invitato Nestlè a rispettare l’accordo. Quale accordo, consigliere? Quello firmato da Nestlè e sindacati che ha smantellato i reparti dei biscotti, delle caramelle e delle “Strenne” e che fin da subito ha creato i presupposti per gli esuberi? Quello che ha permesso la vendita delle “Ore Liete” e, soprattutto, delle amatissime “Rossana”? Se è questo l’accordo la Nestlè, grazie alla “complicità” dei sindacati, lo sta rispettando benissimo!!! Ancora peggio è sentire il consigliere PD Leonelli che presenta un’interrogazione sull’azienda: Giacomo Leonelli, quello che più di un anno fa aveva detto che sulla Perugina dicevo «cose non vere», che usavo il mio cognome per una «strumentale polemica politica»! Consigliere Leonelli, leggere queste sue dichiarazioni oggi, alla luce della situazione attuale in Perugina, dovrebbe farmi ridere, invece mi mette solo una grande tristezza, se penso a chi sono i politici di maggioranza che governano l’Umbria... Le sue parole di allora oggi si commentano da sole e la dicono lunga su quanto sia credibile ed “efficace” la sua interrogazione! E che dire dei deputati e senatori umbri, eletti dal popolo? C’è gente che sta in Parlamento da ormai 16 anni, come la deputata PD Marina Sereni, altri da 11 anni, come il Sottosegretario Giampiero Bocci o il senatore alfaniano Luciano Rossi, altri ancora da quasi dieci anni come Walter Verini del PD, Catia Polidori e Luciano Laffranco di FI: dov’erano questi “Onorevoli” quando la Perugina veniva smantellata pezzo per pezzo? E dove sono oggi??? La verità è che la politica, di sinistra e di destra, istituzioni in primis, è responsabile, non meno dei sindacati, della fine drammatica della Perugina! NESSUNO ha mosso un dito per mantenere in Perugina le “Ore Liete” e le “Rossana”, TUTTI hanno taciuto sullo smantellamento del reparto delle “Strenne”... TUTTI si sono “accontentati” entusiasti del Piano Industriale presentato da Nestlè e delle sciagurate rassicurazioni dei sindacati, NESSUNO ha voluto ascoltare le mie grida di allarme consapevoli e tutti i miei dubbi su un Piano che chiudeva reparti, promuoveva “uscite volontarie” dei lavoratori dalla fabbrica e prometteva 60 milioni in tre anni che a tutto sarebbero stati destinati, meno che a mantenere i livelli occupazionali! A onor del vero, a sinistra una sola voce, quella dell’ex assessore Stefano Vinti, già nel 2016 avanzò dubbi sul Piano Industriale incensato dai sindacati, ma lui attualmente non ricopre incarichi istituzionali. L’unico ad accogliere il mio allarme in tempi non sospetti è stato il consigliere Sergio De Vincenzi, che ad aprile (quindi PRIMA dell’incontro Nestlè-sindacati del 9 maggio) aveva presentato un’interrogazione sul futuro della Perugina. La “risposta” dell’assessore allo “Sviluppo Economico” Paparelli fu, come al solito, “rassicurante”, fedele alla linea del momento che vedeva la Perugina come “un mondo dorato”... Dov’erano allora Leonelli e compagnia cantante...? Che dice adesso l’Assessore Paparelli? Quali sono le sue rassicurazioni...? Uscire solo oggi con comunicati stampa non basta per “lavarsi la coscienza” e comunque è troppo tardi!!! Ora la politica ha l’obbligo di prendere in mano la situazione e unirsi per trovare, lo ribadiamo ancora una volta, IMPRENDITORI VERI del settore alimentare che sappiano e vogliano davvero rilanciare il patrimonio Perugina e salvare il salvabile... Il tempo delle chiacchiere per la Perugina è finito!"
Lo afferma con una nota Carla Spagnoli, Presidente Movimento per Perugia.