(ASI) “Tutto il Paese, dalle imprese interessate ai lavoratori impiegati, alla società civile che ha a cuore il futuro dell’Italia, si augurava che allo stop al nucleare, che verrà imposto dal referendum, corrispondesse una politica del governo a favore delle fonti rinnovabili.
E invece, già per il 2011 e 2012, viene previsto un taglio drastico degli incentivi per chi installa impianti di fotovoltaico, eolico e quant’altro”. E’ quanto afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. “L’IdV non solo è il partito che ha raccolto le firme per il referendum contro il nucleare, ma ha anche contribuito alla raccolta di quelle necessarie alla legge d'iniziativa popolare per sostenere e incentivare l'istallazione di fonti rinnovabili in Italia. Per questo motivo siamo doppiamente furibondi contro questo governo, che non intende rinunciare al nucleare e toglie soldi ad aziende italiane che occupano circa 150mila lavoratori, per riservarli poi alla lobby dell'atomo.In questi giorni a Verona si sta svolgendo la più grande fiera internazionale sulle fonti rinnovabili e l’Italia si presenta con il meglio dell’imprenditoria, della tecnologia e dell’innovazione. Noi dell’Italia dei Valori ci rivolgiamo quindi a tutti quei piccoli e grandi imprenditori per chiedere che vi sia una sollevazione contro un governo che ormai non solo si occupa unicamente dei problemi personali del presidente del Consiglio, ma sta creando danni irreparabili alla crescita dei settori più innovativi come, appunto, l’energia dal solare, dal vento, dalle biomasse e dall’idroelettrico”.