(ASI) Roma. “A 48 ore dal voto delle primarie lo scenario che si sta prospettando sulla legge elettorale è molto preoccupante. La strada intrapresa da Matteo Renzi conduce infatti ad un orizzonte futuro che relega il PD ad una sola opzione: l’alleanza con il centrodestra di Berlusconi”.
A dirlo è Andrea Martella, deputato PD e coordinatore nazionale della campagna per le primarie di Andrea Orlando.
“L’impostazione che Renzi vuole dare alla nuova legge elettorale si fonda sostanzialmente, a dispetto del suo annuncio di voler cancellare queste figure, sull’estensione dei capilista bloccati anche al Senato. Dunque, non solo Renzi non mostra la volontà di cambiare ma va al raddoppio di una scommessa che priva il Paese sia di una reale chance di governabilità che di una vera opposizione alle destre e ai populismi.
Anzi, il suo atteggiamento di distacco nei confronti della stessa proposta di legge elettorale condivisa nel PD, con collegi uninominali, soglie di sbarramento e un ragionevole premio di maggioranza alla lista o alla coalizione, fa pensare alla volontà di chiudere le porte al centrosinistra e di accordarsi per un governo con un pezzo di centrodestra. Servendo così sul piatto d’argento la rappresentazione del ‘grande inciucio’, pietanza ideale per il M5S e per far crescere i suoi consensi”.
“Alla luce di questa situazione - conclude Martella - il voto delle primarie di domenica assume un’importanza ancora più cruciale, perché siamo arrivati ad un bivio per il PD: verso Berlusconi o verso il centrosinistra. E non c’è dubbio che con Andrea Orlando segretario il rischio di una deriva a destra del Partito Democratico verrebbe definitivamente scongiurata”.