Camposano(NA): incontro per dire NO alla riforma costituzionale

fnnapoli(ASI) Napoli -  "Nel pomeriggio del 30 agosto 2016 il Comitato per il No alla riforma costituzionale del Fronte Nazionale Campania ha partecipato all'incontro, organizzato da Carmela Rescigno (consigliere comunale di Camposano) con tutte le forze politiche presenti nell'Agro Nolano per parlare della riforma costituzionale voluta fortemente dal Governo Renzi, incontro che si è svolto a Camposano (NA) presso il Tiffany Club.

Si è parlato di costituzione e degli effetti devastanti sulla nostra democrazia, nel caso passasse la revisione dei 47 articoli, imposta dal Governo al Parlamento, con procedure al limite, se non oltre della correttezza istituzionale. Di seguito riportiamo l'intervento di Antonino De Lucia che ha parlato a nome del Fronte Nazionale: "Noi siamo contro le modifiche che limitano i margini di libertà del nostro popolo. E siccome questa riforma limita i margini di libertà del nostro popolo, sia perchè diventa più difficile fare i referendum abrogativi, sia perchè diventa più difficile fare le leggi di iniziativa popolare, sia perchè diventano più discrezionali i margini di autonomia sui territori, tanto più che con l'abolizione delle province che rappresentano le piccole realtà locali (territorio, scuole, agricoltura etc etc) le regioni acquisteranno maggiori poteri con enormi danni per i cittadini. Se caratterizziamo la lotta, non per la lotta a Renzi, ma per i contenuti di tutela della difesa dei margini già ristretti di libertà del popolo italiano garantiti da questa costituzione, noi siamo contro questa forma di modifica. A noi non interessa tutelare la vecchia costituzione, che nelle parti più importanti non è mai stata realizzata: l'Italia dovrebbe essere una Repubblica fondata sul lavoro mentre è fondata sulla disoccupazione, il riconoscimenti dei partiti, il riconoscimento dei sindacati sono tutte norme inattuate della costituzione compresa la più importante di tutte che dice che l'Italia non può cedere, margini di sovranità propria per legge costituzionale. Il trattato di Mastricth dove abbiamo ceduto con la creazione dell'euro la nostra sovranità monetaria è anticostituzionale. I termini della costituzione positivi non sono mai stati attuati, quindi noi non difendiamo questa costituzione ma siamo contro una riforma che fa diminuire i margini di libertà del nostro popolo"

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