(ASI) Roma - " Oggi in piazza Montecitorio abbiamo incontrato i camici bianchi che protestavano contro una scellerata 'riforma' della guardia medica, il cui primo effetto rischia di essere la paralisi notturna nei pronto soccorso. Le loro preoccupazioni per l'ennesimo taglio mascherato nel comparto salute sono anche le nostre: è indispensabile che sulla riforma della medicina convenzionata venga coinvolto il Parlamento".
Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali della Camera.
"Il recente atto di indirizzo prodotto dal Comitato di settore regioni-sanità riorganizza un pezzo fondamentale del nostro sistema sanitario territoriale senza che le commissioni competenti di Camera e Senato siano state minimamente consultate o abbiano potuto leggere un solo documento in proposito. Ricordiamo che Governo e Regioni il 10 luglio 2014 avevano siglato il Patto della Salute e questo conteneva all'articolo 5 una serie di punti rispetto all'assistenza territoriale. Che fine hanno fatto? Semplice, sono stati disattesi e sostituiti da tagli mascherati dietro parole come “efficientamento” che i cittadini subiscono sulla loro pelle.
Non accettiamo questa azione unilaterale e per prima cosa presenteremo una mozione attraverso la quale chiederemo al governo di organizzare una ricognizione a livello regionale per capire quale sia la reale situazione della medicina convenzionata e determinare le reali esigenze dei singoli territori. Prima di tutto i cittadini devono essere informati sulla realtà dei fatti.
Le iniziative non si fermeranno qui: insieme ai portavoce del MoVimento nelle regioni, sostenitori e cittadini realizzeremo incontri pubblici per confrontarci sui reali bisogni dei pazienti, snobbati dalle attuali politiche sulla sanità, e avanzare proposte mirate".