(ASI) “Cosa sta succedendo nelle scuole comunali romane? E’ sufficiente che una maestra si metta in malattia perché si crei il panico più totale. Bambini che vengono spostati da un’aula all’altra, altri che rischiano di essere rimandati a casa se si supera il limite di 25 alunni per classe, costringendo i genitori ad assentarsi dal lavoro. Tutto questo accade, ormai spesso, per carenza di supplenti nonostante il dirigente scolastico ne abbia fatto richiesta. Non sarebbe il caso che Roma Capitale riaprisse le graduatorie?” E’ quanto dichiara Fabrizio Santori , consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lazio.
”Il fenomeno sta prendendo una brutta piega. Non è certamente affidandosi alla disponibilità dell’assistente di sostegno di turno, o alla sorte, sperando che nessun insegnante si ammali, che il Comune pensa di poter ovviare alla critica situazione che si sta verificando nelle scuole romane. Le graduatorie non possono rimanere ferme, a rischio vi è l’istruzione e l’educazione dei nostri studenti. Non è bello giocare con la pazienza dei genitori, che pagano mensilmente dei servizi che non vengono garantiti, o peggio perdere tempo con contenziosi che potrebbero generarsi da questa situazione. Le istituzioni – conclude - devono garantire la normalità in una città che sta diventando sempre di meno a misura di bambino. Basta con le classi pollaio volute dal vicepresidente della Regione Lazio Smeriglio e con l’enorme precarietà che colpisce bambini, famiglie e lavoratori. L’amministrazione regionale e comunale si facciano carico del problema e trovino al più presto una soluzione”.