Lo show man di Arcore, quello che prometteva in pochi anni un milione di posti di lavoro - e che è rimasto a guardare per più di due mesi quello che accadeva sull'isola - ha dato il meglio (o il peggio) di sé, promettendo di tutto e anche di più: dalla rapida liberazione dell'isola, alla pronta bonifica del territorio, alla promozione turistica in TV che salverebbe la stagione estiva, alla riduzione - con un carico omaggio - del costo del gasolio per i pescatori, all'istituzione di una zona franca, alla proposta del nobel per la pace... I media hanno poi subito individuato la villa comprata su internet che farebbe del presidente del consiglio un lampedusano... e il popolo stremato s'è ubriacato per un giorno.
Quando si sveglierà noi saremo lì, presenti, come lo siamo stati fino ad oggi (vedi foto in allegato), continuando a fare il nostro dovere, perché indifferenti agli spettacoli surreali da incantatore di serpenti. Per ora ci limitiamo a far notare che una sola nave, per prevenire le esplosioni migratorie prossime venture provenienti dalla Libia, dall'Africa subsahariana e dal Corno d'Africa, ci pare insufficiente e che, one man show a parte, assente rimane una politica adeguata, italiana ed europea, che affronti in modo realistico il problema immigrazione nei termini in cui va affrontato, essendo estranei, quindi, dai vincoli incapacitanti del "politicamente corretto". Abbiamo l'impressione che Berlusconi - conclude la nota - sarà costretto a ripetere un po' dovunque, in giro per l'Italia, questo genere di spettacoli".