(ASI) E' sempre più critica la situazione a Lampedusa: il sindaco dell'isola, Bernardino De Rubeis, ha denunciato la mancanza di circa duemila pasti giornalieri rispetto a quelli richiesti per far fronte alla crisi. Per il sindaco sarebbero infatti insufficienti le 4200 consumazioni fornite dal personale di soccorso ai 6200 immigrati ospitati nei centri di prima accoglienza ormai arrivati al sovraffollamento.
Per il momento 1500 sarebbero stati sistemati nel centro della contrada d'Imbriacola, 450 nella ex base Loran, 420 nelle strutture messe a disposizione dalla chiesa mentre altri 4000 sarebbero inattesa di sistemazione nella stazione marittima.
Ad aggravare ulteriormente la situazione nella notte si sono aggiunti 454 migranti di cui 190 clandestini eritrei, 149 tunisini e altri 115 profughi.
Lampedusa, usando le parole dell'assessore siciliano alla salute Miriam Russo, sarebbe diventata una "bomba pronta ad esplodere" a causa del sovraffollamento dell'isola, viste le precarie condizioni igieniche, la mancanza di cibo per gli ospiti e di sicurezza per i residenti.
"Nessuna regione è contenta di prendersi gli immigrati, e la prima cosa da fare è portarli a casa"- commenta Umberto Bossi, leader del Carroccio che aggiunge- "Partire dall'isola e riportarli a casa loro, cosa che Maroni conosce a menadito. La soluzione delle tendopoli non convince, è questa la risposta delle Regioni all'invito di non far mancare il loro appoggio".