(ASI) Abruzzo - Nella notte di Martedì 15 dicembre, è stato ripristinato, con l'approvazione di un emendamento dell'On. Gianni Melilla, il limite delle 12 miglia marine di distanza dalla costa per le trivellazioni petrolifere.
Esultano in Abruzzo centinaia di operatori turistici ed economici locali, semplici cittadini e gli esponenti dei movimenti ambientalisti che si sono opposti da anni contro il progetto "Ombrina" con trivellazioni a poche miglia dal parco nazionale della costa teatina.
A tal proposito, abbiamo sentito il deputato pescarese di SEL, "padre" dell'emendamento.
"Alle 1.49, nel cuore della notte è stato approvato l'emendamento che rispristina il limite delle 12 miglie di distanza dalla costa per le trivellazioni petrolifere" ha annunciato il deputato di SEL abruzzese, l'On. Gianni Melilla.
"L'emendamento prevede anche il recepimento di 5 quesiti proposti dal referendum delle Regioni contro la politica petrolifera del Governo Renzi. Il Governo ha voluto cosi' disinnescare il referendum che si dovrebbe tenere in primavera su richiesta di 10 Regioni italiane" ha precisato il deputato di Pescara.
"Salta cosi' il progetto Ombrina, un progetto devastante di 10 pozzi e una nave raffineria lunga 300 metri a poche miglie dal parco nazionale della costa teatina" ha commentato Melilla.
"Ha vinto il popolo abruzzese e il movimento ambientalista che in questi anni -ha concluso l'On.Melilla - ha dato vita ad una generosa e lungimirante mobilitazione popolare".
Il dado è tratto, staremo ora a vedere cosa farà di fatto il Governo Renzi, considerate anche le pressioni dei poteri economici ad alto livello, favorevoli alla realizzazione del progetto Ombrina.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia