(ASI) Continua lo sciopero ad oltranza dei lavoratori della Trafomec di Tavernelle, iniziato venerdì scorso. "Sta diventando sempre più insostenibile la condizione di chi è senza lavoro da ormai un anno e mezzo per una vicenda ancora dolorosamente aperta e lontana da un esito definitivo".
È quanto denuncia, in una nota, un gruppo di ex dipendenti della Trafomec di Tavernelle, che lancia l'ennesimo appello per la risoluzione di una vertenza che sta mettendo in difficoltà molte famiglie. "Malgrado l'ottimismo di istituzioni e sindacati - afferma Tiziana Ciprini, promotrice di una recente interrogazione parlamentare - sono ancora i circa 60 ex dipendenti Trafomec a pagare più pesantemente i costi di accordi sindacali siglati con i rappresentati della proprietà nel maggio 2014. In questa occasione si parlò di un riassorbimento dei lavoratori, da parte della Trafomec Europe, anche se ciò avesse comportato una decurtazione salariale pesante e la cancellazione dell'anzianità di servizio, mentre per i dipendenti non ricollocati veniva concordato un incentivo all'esodo pari a 8 mila euro da erogare insieme alle altre spettanze in 6 rate, a partire da settembre 2014. Nonostante l'accordo, non tutti i lavoratori sono stati riassorbiti rispetto ai 120 previsti (le assunzioni si fermano a circa 100 unità) e nessuna delle spettanze dovute a titolo di uscita è stata corrisposta da TrafoItalia o da Trafomec Europe. Solo nel luglio 2015 il tribunale di Milano ha ammesso, come credito privilegiato, le somme dovute ai dipendenti licenziati, ma non vi è alcuna certezza né sulla effettiva possibilità di recuperare per intero le somme né sui tempi (lunghi) per la liquidazione del dovuto. Al contrario di quanto dichiarato dal nuovo assessore Fabio Paparelli - continua Ciprini - nei primi mesi del 2016 verranno liquidati solo i crediti coperti dai fondi di garanzia dell'Inps (trattamento di fine rapporto e fondi pensione complementari non versati). Appare sempre più drammatica la situazione che si è creata e ciò sta danneggiando in modo evidente i lavoratori che subiscono gli effetti di una crisi industriale, frutto per lo più di logiche di carattere finanziario e della mancanza di vere politiche aziendali produttive e di investimento. Chiediamo al Governo quali iniziative voglia adottare e se intenda aprire un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di favorire gli accordi all'epoca sottoscritti tra l'azienda e i lavoratori".
L'onorevole Tiziana Ciprini, già promotrice dell'interrogazione, ha presentato una nuova interpellanza in Parlamento e in Consiglio regionale insieme al capogruppo M5S Andrea Liberati.