(ASI) Bruxelles 14 Ottobre 2015 - "L'Italia continua ad ignorare il recepimento della decisione quadro attuata da tutti gli Stati membri per consentire alle autorità investigative e giudiziarie coinvolte nella lotta contro la criminalità organizzata di partecipare alle squadre investigative comuni".
È la risposta fornita dalla Commissione Europea all'interrogazione dell'europarlamentare M5S Ignazio Corrao, che nei mesi scorsi aveva sollevato a Bruxelles l'ancora mancato recepimento da parte delle autorità italiane della normativa europea in tema di squadre investigative comuni, previste anche dalla Convenzione ONU di Palermo del 2000. "La risposta alla nostra interrogazione – spiega Corrao – di fatto dimostra come le autorità italiane, nonostante i diversi disegni di legge presentati, non abbia ad oggi trasposto la decisione quadro 2002/465/GAI nell'ordinamento nazionale e, nonostante la Rete giudiziaria europea indichi che vi sia una procedura in corso per la trasposizione della decisione 2002/465/GAI, l'iniziativa legislativa italiana, risulta da oltre un anno bloccata a livello parlamentare. In Europa si lavora per affinare gli strumenti di cooperazione giudiziaria e investigativa, l'Italia porta avanti la sua legislazione spesso all'avanguardia rispetto agli altri paesi ma poi non è credibile perchè non rispetta gli accordi. Questo è un problema segnalato a più riprese da magistrati e investigatori. Per approvare il recepimento della decisione quadro 2002/465/GAI ci vuole uno sforzo minimo. La maggioranza si dedichi per un istante a questo provvedimento e non troverà ostacoli in Parlamento. Ovviamente se la lotta alle mafie a livello europeo rappresenta una priorità per Renzi e la sua maggioranza e ad oggi non sembra proprio così. Noi abbiamo subito presentato una seconda interrogazione per pretendere risposte concrete dall'Italia: o lo fa per sua volontà o perché costretta dalla Commissione, per noi l'importante è il risultato. Il contrasto alle mafie e la connessa cooperazione investigativo-giudiziaria – conclude l'europarlamentare siciliano - sono una priorità che non può essere differita".
Redazione Agenzia Stampa Italia