(ASI) "Nessun dato positivo da potere vantare, una performance decisamente inferiore a quelle di tutte le grandi economie europee.
L'Italia, come evidenziano i dati dei più attendibili rapporti economici, Svimez in primis, è l'unico grande paese rimasto indietro, con una crescita ancora negativa nel 2014. Un risultato dovuto a politiche di sviluppo inadeguate, ad una austerità eccessiva, ad una tassazione sfrenata, al totale abbandono del Mezzogiorno, ad oggi agonizzante", così il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, a margine del convegno 'Giù al Sud', nel corso del Campus dei giovani di Forza Italia in svolgimento a Giovinazzo.
"Il governo Renzi, come i precedenti Monti e Letta, non ha capito che l'Italia può farcela solo riducendo il gap tra Centro-Nord e Mezzogiorno, consentendo alle regioni del Sud di rianimarsi – prosegue l'esponente forzista –. I timidi risultati di ripresa del Nord sono resi vani dal divario con le aree meridionali alla deriva, dove il Pil è calato dell'1,3% nel 2014. Palazzo Chigi ci spieghi come il Mezzogiorno potrà mai riscattarsi senza investimenti adeguati, ridotti invece lo scorso anno di un ulteriore 4%. Il crollo degli investimenti, unitamente a quello della spesa della pubblica amministrazione (taglio del 40% contro il 20% del Nord) ha messo il Sud ai margini".
"Renzi si svegli e pensi finalmente ad una programmazione di respiro nazionale. L'Italia non finisce a Roma (o a Firenze) – conclude Gibiino –. La questione meridionale deve essere la principale sfida di tutta la nostra nazione"