(ASI) "Sono passati 33 anni dall'assassinio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Manuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo.
Rimane indelebile nelle nostre coscienze il ricordo di quanto accaduto ed è doveroso che rimanga fissata per sempre nella memoria nazionale il senso di quel sacrificio.
Quanti hanno dato la vita per la difesa delle istituzioni democratiche nella lotta contro la criminalità organizzata sono un punto di riferimento fondamentale per la coscienza democratica del Paese, per le istituzioni. Il ricordo, però, non si deve limitare ad essere unicamente commemorazione di un evento luttuoso ma sprone all'azione, alla lotta contro un male che è la negazione dei valori fondanti della nostra comunità.
Quegli omicidi furono uno dei momenti più dolorosi e preoccupanti della nostra storia repubblicana. Un'ombra scura si allungava sulla tenuta stessa delle istituzioni. Ma lo Stato seppe trovare al suo interno la forza per reagire. Una azione forte che non cancella il dolore di quelle perdite, un richiamo fortissimo all'impegno che quotidianamente siamo chiamati ad assolvere affinché chi è in prima linea nel combattere il cancro mafioso non si ritrovi solo o perda la vita in questa battaglia.
Nel rinnovare la nostra vicinanza alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo siamo convinti che la memoria dei loro cari sia un punto di riferimento fondamentale per la nostra democrazia e soprattutto per le nuove generazioni". Dichiarazione congiunta di Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini , vicesegretari del Pd.
Redazione Agenzia Stampa Italia