(ASI) "La problematica del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie è sempre attuale, e il loro abbandono per una carenza strutturale di fondi è una sconfitta che lo Stato non si può permettere.
Il giusto monito di Cantone sul riutilizzo dei beni dimentica che proprio gli emendamenti del Movimento Cinque Stelle all'interno della riforma del Terzo Settore hanno cercato di favorire il co-working delle associazioni che altrimenti si troverebbero in difficoltà a gestire beni confiscati di grandi dimensioni, quindi un atto concreto per combattere lo stato di abbandono dei beni confiscati. La riforma è al senato e ci auguriamo che possa essere migliorata perchè allo stato attuale è inutile e deleteria".
I membri M5S della commissione Affari Sociali sottolineano come: "Troppe volte sono le cooperative sociali con grandi capacità economiche ad accaparrarsi i beni confiscati lasciando fuori le piccole onlus. L'emendamento a firma Giulia Di Vita permette invece che le piccole onlus possano lavorare insieme e gestire insieme un bene confiscato. L'idea di fondo è che i beni sono numerosi e sparsi su tutto il territorio, soprattutto del Sud Italia e non si può demandare solo a poche grandi imprese sociali la loro gestione. Inoltre avevamo proposto contributi economici per le ristrutturazioni da parte dello Stato per i beni particolarmente importanti e simbolici per il loro valore sociale, un emendamento che è stato invece bocciato. Quindi se non si vuole che i beni confiscati diventino un segno dell'incapacità della legalità di reagire alle mafie c'è bisogno di una profonda riflessione sul tema ma anche di una vera e propria azione politica, una politica che scriva nuove leggi come ha fatto il Movimento Cinque Stelle.
Inoltre in commissione Giustizia alla Camera giace da oltre un anno la proposta di legge per la riforma del codice antimafia nelle parti che riguardano la gestione dei beni confiscati dal momento del sequestro fino alla destinazione, l'Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e la disciplina degli amministratori giudiziari che gestiscono i beni. A settembre continueremo a chiedere, come già abbiamo fatto fino ad oggi, che si possa arrivare in tempi rapidi a discuterla ed approvarla. Queste sono le priorità che dovrebbero avere il Parlamento e il Governo invece di pensare a favorire la costruzione di nuovi inceneritori per tutto il Paese, come abbiamo appreso in queste settimane ".
Redazione Agenzia Stampa Italia