(ASI) Pescara - Una figura che promuova, garantisca e vigili sulla piena attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle persone minori di eta': il Garante dell'Infanzia.
E' quanto prevede il progetto di legge che la mattina di Venerdì 31 luglio 2015, Leandro Bracco, Consigliere Regionale del Gruppo Misto, delegato alla Cultura, ha presentato alla stampa.
A tal proposito Bracco ha dichiarato: "Considerata l'estrema delicatezza delle tematiche trattate nella proposta legislativa, mi auguro che gia' a settembre il testo approdi nella Commissione competente e che entro fine 2015 possa essere approvato dal Consiglio regionale. Il progetto di legge e' particolarmente articolato".
Ecco una sintesi descrittiva dei nove articoli che lo compongono:
Art. 1: vengono citati i riferimenti alla legge nazionale, alle convenzioni internazionali, ai principi generali e alle caratteristiche di autonomia e indipendenza del Garante;
Art. 2: elenco delle funzioni del Garante con riferimento alla tutela sia degli interessi collettivi che a quella dei diritti individuali in rapporto alle famiglie, alla scuola, alla pubblica amministrazione, al mondo delle associazioni, agli ordini professionali, alle curatele, all'autorita' giudiziaria e ai servizi sociali. Vengono inoltre stabilite le modalita' d'intervento e la rendicontazione periodica dell'attivita' del Garante al Consiglio regionale;
Art. 3: per quanto riguarda la procedura di nomina, in caso di stallo dopo la terza votazione si e' scelto di procedere al ballottaggio fra i due candidati piu' votati al fine di dare maggiore autorevolezza possibile all'elezione. I requisiti concernono l'esistenza di specifiche competenze ed esperienze nel settore, partendo da una laurea in discipline umanistiche o giuridiche e l'assenza di cause di ineleggibilita' e incompatibilita' che mirano a garantire l'assoluta indipendenza e terzieta' del Garante;
Art.4: viene fissata in cinque anni la durata della carica a partire dal 1° gennaio 2016 e cioe' dal termine dell'attuale convenzione con l'Unicef. La carica non e' volutamente legata alla durata della legislatura al fine di preservare il Garante da ogni sorta di controllo o condizionamento politico;
Art. 5: sara' l'ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a reperire i mezzi necessari per il funzionamento dell'ufficio del Garante;
Art.6: viene stabilito un trattamento economico pari a quello del Garante delle persone private della liberta' personale e cioe' corrispondente al 35% dell'indennita' di carica (6600 euro lordi mensili) spettante ai Consiglieri regionali, il rimborso delle spese di trasporto effettivamente sostenute e documentate per impegni istituzionali e il trattamento di missione previsti per il personale regionale con funzioni dirigenziali. Questo impegno economico e' compatibile con l'alta professionalita' richiesta al Garante e con il divieto assoluto di svolgere qualsiasi attivita' lavorativa dipendente o autonoma allo scopo di tutelarne la totale indipendenza;
Art.7: abrogazione della convenzione tra Unicef e Regione Abruzzo in quanto superata con l'istituzione del Garante. Si vanno inoltre a recuperare risorse di bilancio a parziale copertura del trattamento economico, di missione, di funzionamento e di rimborso delle spese;
Art.8: creazione di un nuovo capitolo di bilancio al fine di affrontare gli oneri derivanti dalla creazione del Garante.
La proposta di nomina del Garante dell'Infanzia, insieme a quella del Garante del Detenuto (promosso da Marco Pannella) e del Difensore Civico, vanno in senso opposto a quanto fatto in altre Regioni, dove per motivi di riduzione dei costi hanno accorpato le tre funzioni in una unica, quella del "Garante delle Persone", e sicuramente farà discutere.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia