(ASI) "Strana la reazione del Partito Democratico che sceglie ancora una volta di non discutere un tema di tale importanza, che sta suscitando la curiosità di tutto il mondo.
Con il no uscito dal referendum, "Oxi", la Grecia potrebbe scrivere la storia di una nuova Europa, e loro scelgono di non discuterne" È curioso il silenzio del Partito Democratico di fronte a cambiamenti di tale rilevanza mondiale.
Probabilmente non condivideranno le scelte operate da Tsipras, un Primo Ministro che invece di scegliere il futuro del suo paese da solo o facendo gli interessi delle banche, ha democraticamente e giustamente fatto scegliere i cittadini di quel paese, la Grecia.
Se dovremo vivere la stessa situazione che vive attualmente la Grecia, dobbiamo davvero augurarci che non ci sia il Partito Democratico al Governo, altrimenti rischieremmo di non poter decidere del nostro futuro.
Non si spiega altrimenti la scelta di non discutere né votare in aula la Risoluzione con oggetto "Solidarietà alla Grecia e contro politiche di austerità qualora provochino superflue ed eccessive sofferenze ai popoli".
Quale può essere il motivo che spinge un intero gruppo politico a non voler discutere di un tema che riguarda un popolo sofferente: non esiste ragione che possa appoggiare queste politiche di austerità attuate dall'Unione Europea verso noi paesi mediterranei, che schiavizzano i popoli, li portano alla fame, li umiliano e li usano.
Quando si parla della sofferenza dei popoli – in questo caso derivanti da scelte politiche sbagliate – non ci dovrebbero essere bandiere politiche o colori, ma dovremmo essere tutti uniti e solidali. Noi stiamo con il popolo greco.
Redazione Agenzia Stampa Italia