(ASI) "L'Istituto di Studi Internazionali per gli Scambi (ISIS) guarda con altissimo interesse alle scosse telluriche con epicentro Atene che stanno attraversando, in queste settimane, il sistema monetario europeo e ricorda che tali scosse, dal punto di vista scientifico,
non sono altro che i prevedibilissimi ed inevitabili effetti delle sollecitazioni che il fisiologico dinamismo della vita esercita dappertutto, anche su quella strampalata costruzione amministrativa, ex CEE (arduo definire l'attuale scenario caratterizzato dalla bizzarra coesistenza tra organi UE e sistema BCE), che sfugge da tempo, e sempre più, ad ogni base scientifica, ad ogni teoria economica, ad ogni riferimento giuridico-istituzionale, ad ogni controllo democratico.
Come manifestato in tutte le proprie iniziative pubbliche, l'Istituto di Studi Internazionali per gli Scambi s'interroga sin dalla sua fondazione sulle questioni che, riguardo alla costruzione europeista, sono state poste da economisti autorevolissimi come Paul Krugman (premio Nobel per l'economia), Joseph Stiglitz (premio Nobel per l'economia) e Martin Feldstein (Harvard University), che da tempo hanno evidenziato le contraddizioni tecniche che caratterizzano, nelle fondamenta, la incerta costruzione dell'unione monetaria europea. Autorevoli giuristi (Giuseppe Tesauro, Giorgio Sacerdoti, Antonio Tizzano, Pierre Pescatore, Thomas Cottier) hanno, anch'essi, da tempo denunciato l'insostenibile separazione tra il sistema della ex CEE ed il diritto internazionale, propugnata dagli organi comunitari e incomprensibilmente assecondata dagli apparati statali "europeisti".
Atene sta dunque operando come detonatore delle notissime debolezze dell'edificio "europeista", quest'ultimo estesosi in termini di potere e di statura, nel tempo e nello spazio, in ossequio alla volontà di pochi, nonostante la sempre più palese fragilità delle sue premesse strutturali, dei suoi paradigmi e, dei suoi propositi e nonostante la sempre più frontale contraddizione tra sé e il mondo reale.
La Grecia sta oggi esercitando i diritti di cui, come Nazione, è titolare e questo fatto, semplice e chiaro per le democrazìe di tutto il mondo, ma scandaloso per i molti dotti ormai assuefatti, in ossequio all'ideologia europeista, al "deficit democratico" e all'indiscutibile primato della dimensione bancaria del nuovo sistema "unionista", costituisce una interessantissima sfida per le comunità nazionali europee e per la loro aspirazione a contribuire ad assetti istituzionali internazionali volti a favorire la democrazia, il diritto, la pace e la giustizia fra le nazioni di tutto il mondo.
Talvolta certi accadimenti hanno luogo nonostante l'opposta volontà di potenti uomini d'affari. Così si rivolgeva, sul Titanic, dopo lo scontro con l'iceberg, lo studioso Andrews all'amministratore delegato della White Star Line che asseriva l'inaffondabilità della nave: "E' fatta di ferro, signore, e le assicuro che può affondare. E affonderà. E' una certezza matematica. Da questo momento, qualunque cosa facciamo, il Titanic affonderà".
"Guardando all'UE dal punto di vista del mercato globale e delle Organizzazioni Internazionali", sostiene da anni il direttore di Isis, Dario Ciccarelli, "le crepe nel muro europeista si vedono da oltre vent'anni".
Redazione Agenzia Stampa Italia