(ASI) Roma - "La chiusura in fretta e furia dei lavori in commissione Cultura è la ciliegina sulla torta dell'operazione sgangherata del Pd e della maggioranza sul Ddl Istruzione.
Alla fine non c'è stato, come ampiamente previsto, alcun confronto e dialogo e si è proceduto a colpi di maggioranza, con modifiche inserite all'ultimo momento che non cambiano l'impianto irricevibile del provvedimento. Alle azioni di protesta e contrasto che metterà in campo il mondo della scuola nei prossimi giorni si aggiungeranno anche le nostre perché la disubbidienza, in questo caso, rappresenta un atto di civiltà. C'è un disperato bisogno di qualcuno che ascolti e rappresenti davvero i bisogni dei cittadini: noi lo facciamo".
Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura.
"Ieri sono stati compiuti dei passi in avanti rispetto agli idonei del concorso 2012 e sulla non retroattività del tetto per la stipula dei contratti a termine dei docenti.
Al contempo, però, ci sono state modifiche dell'ultima ora per noi inaccettabili, come l'aver concesso concesso la detrazione fiscale al 19% anche a chi manda i propri figli nelle scuole paritarie secondarie e l'innalzamento del fondo perequativo del 5xmille, esteso anche a quelle che noi non ci stanchiamo di definire istituti privati.
Questo è palesemente un compromesso al ribasso e squilibrato: viene concesso qualcosa agli insegnanti e alla scuola pubblica per dare, al contempo, una mano sostanziosa agli istituti paritari. Lo ribadiamo: la scuola pubblica statale è la priorità ma, agendo così, Governo e maggioranza stanno snaturando il nostro sistema sociale, alterando il principio costituzionale del diritto all'istruzione, per favorire il privato".