(ASI) "Il mancato rinnovo, atteso per oltre cinque mesi, della convenzione annuale con la Regione Lazio ha comportato la chiusura a tempo indeterminato delle attività sanitarie del Centro Studi Microcitemie di Roma – ANMI Onlus.
Un'eccellenza nel settore che opera nel Lazio da oltre 60 anni con il programma di prevenzione delle talassemie ed emoglobinopatie, con screening scolastico e ambulatoriale, che ha servito fino ad oggi due milioni di cittadini della nostra regione, azzerando l'incidenza di queste malattie con risparmi tangibili per la spesa sanitaria regionale" così in una nota il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, membro della Commissione Salute.
"Mentre Zingaretti annuncia risparmi, riassetti, dell'uscita dal Commissariamento e ci racconta di una sanità vicina sempre più alle esigenze dei cittadini, ci rendiamo tristemente conto ogni giorno che la realtà è un'altra. La verità è che la superficialità e il lassismo dimostrato su alcuni temi, produce di fatto non solo pesanti disservizi, ma soprattutto maggiori oneri con l'aggravante di veder smembrato definitivamente un patrimonio di grandi professionalità. A nulla sono valsi le richieste sollevate sia al presidente della Regione Lazio Zingaretti che al presidente della commissione Salute Rodolfo Lena, mentre ancora oggi attendo chiarimenti all'interrogazione scritta presentata a marzo dove richiedevo formalmente quali erano le intenzioni di questa maggioranza per scongiurare la chiusura del centro che – ricordo – è in grado di produrre risparmi di costo pari a circa 10 milioni di euro annui, anche grazie all'assistenza che è in grado di fornire alle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate su tali tematiche. Si tratta dell'ennesima eccellenza del territorio vittima della mala gestio targata Zingaretti, il quale dovrà rispondere anche dei maggiori costi a cui inevitabilmente andrà incontro il sistema sanitario della Regione Lazio" conclude Santori.
Redazione Agenzia Stampa Italia