(ASI) Roma – "Il Governo intervenga per scongiurare il rischio estinzione delle risorse ittiche nei nostri mari. Per far sì che questo accada, il fermo pesca deve essere ottimizzato, basandosi su dati scientifici, promuovendo una cooperazione tra ricercatori e pescatori.
In questo modo appunto si possono trovare risultati migliori", afferma laportavoce 5stelle Silvia Benedetti, cheha appena depositato una risoluzione per il fermo pesca nel Mediterraneo.
"La situazione degli stock ittici – prosegue Benedetti, componente della commissione Agricoltura – nel nostro mare è peggiorata di anno in anno:in molte zone di pesca il pesce viene pescato ad un ritmo più rapido rispetto ai tempi necessari per rinnovarsi. Inoltre, il MIPAAF non ha mai stilato un calendario del fermo biologico con un adeguato supporto tecnico-scientifico. Per quello del 2014 è stata presa un decisione politica, un accordo tra Regioni, associazioni nazionali professionali e sindacali di settore. Ci auguriamo che il prossimo venga stilato con l'ausilio dei ricercatori. Ci sono diversi studi autorevoli da seguire da esempio, come quello in essere a Chioggia denominato Gap2".
"Secondo questo recente studio, frutto della collaborazione tra pescatori e ricercatori di Chioggia, la pesca sarebbe più redditizia e maggiormente eco-compatibile se il fermo biologico fosse reso obbligatorio da metà luglio e metà settembre. Lo stop nelle catture per un periodo superiore consentirebbe infatti l'accrescimento delle specie ittiche e della loro taglia, producendo anche un maggiore guadagno in termini economici per i pescatori. Esiste poi il problema dei Paesi che si affacciano nel Mediterraneo che non rispettano i fermi pesca, pur essendo entrati nell'Unione europea, come nel caso della Croazia".
"Su questi temi bisogna prendere delle decisioni rapide per evitare cali di risorse ittiche ed economiche, ed è per questo che il M5S ha impegnato il governo ad intervenire sia a livello nazionale che comunitario", conclude Silvia Benedetti.
Redazione Agenzia Stampa Italia