(ASI) Appresa la triste notizia della morte di Giovanni Lo Porto in un'azione miltiare Usa volta a debellare una cellula di Al Qaida in Afgahanistan, il Ministro degli Esteri Gentiloni ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Di fronte alla sconvolgente notizia della morte di Giovanni Lo Porto sono innanzitutto vicino al dolore di sua madre e di tutti i suoi familiari. Le tragiche circostanze che hanno portato alla sua uccisione in un'area del Punjab al confine tra Afghanistan e Pakistan rendono ancora più drammatica la sua morte.
Giovanni Lo Porto era un volontario generoso ed esperto, attivo da anni nell’ organizzazione basata in Germania Welthungerhilfe, aveva lavorato per i più deboli in diversi paesi e da ultimo in Pakistan, dove era stato sequestrato da un gruppo terrorista nel gennaio 2012.
In questi tre anni il Ministero degli Esteri e le diverse articolazioni dello Stato hanno fatto ogni sforzo per rintracciare e cercare di restituire ai suoi cari Giovanni Lo Porto. La conclusione purtroppo è stata diversa a causa del tragico e fatale errore dei nostri alleati americani riconosciuto dal Presidente Obama. La responsabilità della sua morte e della morte di Warren Weinstein, per la quale esprimo le mie più sincere condoglianze, è integralmente dei terroristi contro i quali confermiamo l'impegno dell'Italia con i nostri alleati.
Ringrazio in particolare l'Unità di Crisi della Farnesina per l’impegno di questi tre anni e per il lavoro che in queste ore sta svolgendo a Palermo a fianco dei familiari di Giovanni Lo Porto".
Redazione Agenzia Stampa Italia