(ASI) Roma – “Su Gianni De Gennaro, per quanto riguarda gli episodi accaduti al G8 di Genova, si è già espressa con chiarezza la magistratura.
Per questo è inaccettabile la posizione di chi oggi, nel ripensare a quei gravissimi fatti che costituiscono una macchia indelebile per il nostro Paese, dimentica che nei confronti di De Gennaro c’è stata una sentenza di assoluzione”. Lo afferma il Presidente dell’Udc Gianpiero D’Alia, Presidente della Bicamerale per le Questioni Regionali.
“E’ un vizio antico e poco nobile proprio di una certa sinistra del passato – aggiunge D’Alia – quello di confondere le responsabilità personali con quelle istituzionali. A ciò si aggiunge in queste ore la memoria corta di chi fa finta di non ricordare le tante cose positive fatte da De Gennaro per le nostre istituzioni: parliamo di uno dei migliori investigatori che ha avuto il nostro Paese, in grado di ricoprire ruoli delicati e preziosi per lo Stato, soprattutto nel periodo piu’ difficile della lotta alla mafia”.
“Questo uso strumentale e non sereno della discussione sul tema della tortura - conclude D'Alia - porta solo a una deriva di delegittimazione dei confronti della Polizia e delle nostre istituzioni, oltre che a una lettura distorta dei fatti di Genova, in cui a fronte di poliziotti che non hanno fatto il loro dovere ci sono stati delinquenti organizzati come i 'black bloc' che hanno sequestrato e torturato un'intera città".
Redazione Agenzia Stampa Italia